…Scalfari

Seguiamo con molta attenzione e sensibilità la conversione di Eugenio Scalfari al Cristianesimo. Giunta in assai tarda età, meditata e sofferta – forse come in certi illustri precedenti letterari – si concluderà sperabilmente nella pace dell’anima. A Scalfari e ai molti altri che quasi quotidianamente compiono pubbliche esternazioni dedicate all’etica umana e alla normativa civile vorremmo rivolgere una preghiera. Se la loro intenzione è di offrire un paradigma di ordine generale, nell’illustrare il loro pensiero, per favore, cerchino di astenersi dalla metafora degli ebrei e dell’ebraismo e cerchino altre metafore che non mancano; per favore, evitino il richiamo critico al Dio degli ebrei; per favore, cerchino di non coinvolgere nella loro argomentazione le comunità ebraiche; per favore, non richiamino nella loro ben intenzionata retorica il confronto giudaismo-cristianesimo. A meno che non sia davvero loro intenzione proporre una tenzone diretta fra le due fedi sul significato universale e odierno dell’ebraismo, degli ebrei, delle comunità ebraiche, e postulare apertamente una subordinazione di quest’ultime rispetto ad altre Verità. Contraddittori di questa fatta sono avvenuti innumerevoli volte durante il medioevo – peraltro senza risultati conclusivi, hanno avuto conseguenze tanto problematiche, e oggi appaiono del tutto anacronistici. Meglio il silenzio. Grazie.

Sergio Della Pergola, Università Ebraica di Gerusalemme

(2 gennaio 2014)