Voci a confronto

rassegnaLa prossima missione di papa Bergoglio in Medio Oriente al centro delle cronache dei giornali. Su Repubblica Paolo Rodari ricorda come questo appuntamento arrivi nel cinquantesimo anniversario del primo storico viaggio di Paolo VI (evento al quale il direttore dell’Osservatore Romano Giovanni Maria Vian ha dedicato sabato scorso un editoriale) e come significativa sia l’attesa all’interno delle comunità ebraiche italiane. Per dare il senso di questa attenzione Rodari riprende uno stralcio di una recente inchiesta pubblicata sul mensile Pagine Ebraiche in cui il rabbino capo di Roma, rav Riccardo Di Segni, spiegava come dalla lettera inviata in autunno a Repubblica emergesse con chiarezza, nella visione del papa, “il ruolo di testimonianza del popolo ebraico come fonte di ispirazione per l’intero universo cristiano”. Quel testo, osserva Di Segni, “ha segnato un considerevole passo in avanti nei rapporti tra ebrei e cristiani”. Il padre fondatore di Repubblica Eugenio Scalfari nel frattempo continua a filosofeggiare sulle questioni teologiche eludendo accuratamente il confronto con le numerose critiche che gli sono arrivate da parte ebraica

Sul sito della Stampa, nella sezione Vatican Insider, di grande interesse e respiro un articolo sul dialogo interreligioso a firma di Lisa Billig. Se da un canto si riportano infatti i progressi registrati in questo ambito, dall’altra molto spazio viene dedicato alle difficoltà e alle sfide ancora da vincere.
Grande spazio viene dedicato in particolare a un fronte di dibattito apertosi sul notiziario quotidiano Pagine Ebraiche con protagonisti il rabbino Di Segni, l’ex ambasciatore Sergio Minerbi e il presidente dell’Amicizia Ebraico-Cristiana di Roma Marco Morselli.

Sul quotidiano torinese Maurizio Molinari spiega come, tra gli obiettivi di Bergoglio, possa esserci l’ambizione di sbloccare i colloqui di pace tra israeliani e palestinesi. “L’ipotesi che il papa possa esprimersi direttamente sui temi del negoziato viene ritenuta ‘altamente improbabile’ da fonti israeliane e palestinesi al corrente dei preparativi – scrive Molinari – ma l’ipotesi di gesti di ‘diplomazia personale’ viene presa da entrambi in seria considerazione.

“Mai mi sarei aspettato una guerra da parte dei miei”. È l’accusa del rabbino Stefano Di Mauro in un articolo in cui, ancora sulla Stampa, si racconta del suo impegno di “cercatore di siciliani che non sanno di essere ebrei” e della rottura consumatasi con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane nel lavoro di riscoperta delle radici ebraiche nel Meridione. “Le prove di dialogo si sono infrante e ora gli ebrei ‘istituzionali’ – scrive Laura Anello – hanno aperto un altro centro di studi e di preghiera che opera in diretto collegamento con la Comunità di Napoli guidata da Scialom Bahbout”. Nessuna voce degli ebrei “istituzionali” trova però spazio nell’articolo.

Con una decisione che ha spaccato l’opinione pubblica la Federcalcio israeliana ha ceduto alle pressioni di alcuni calciatori: in deroga al regolamento Fifa, chi lo vorrà potrà infatti giocare con la kippah in testa. Tra i calciatori distintisi nella protesta il quotidiano Maariv menziona Yair Cohen Zedek del Maccabi Jaffa e Guy Dayan dell’Hapoel Akko (Corriere della sera, tra gli altri).

Fu luogo di rifugio e accoglienza per 800 bambini ebrei sfuggiti alla Shoah. Oggi Sciesopoli di Selvino, sulle alpi bergamasche, rischia di sparire per lasciare il posto a una spa. Una petizione, promossa dallo storico Marco Cavallarin e sostenuta dal Cdec e dalla Comunità ebraica di Milano, si prefigge di salvare quel luogo di Memoria.
In pochi giorni, sottolinea Il Fatto Quotidiano, è stato possibile raccogliere oltre un migliaio di adesioni. L’augurio è che l’antica colonia, possa diventare “il Memoriale dei Bimbi di Sciesopoli, un museo europeo dell’Alyah Beth, l’emigrazione clandestina dall’Italia verso Israele”.

Aria di rimpasto nel governo Letta. Con le dimissioni di Stefano Fassina sembrano in rialzo le quotazioni del parlamentare italo-israeliano Yoram Gutgeld, “guru” economico del nuovo segretario Matteo Renzi. Lo anticipa Il Giornale.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(6 gennaio 2014)