Ticketless – Assaf Gavron
Confesso di non conoscere lo scrittore israeliano Assaf Gavron, 45 anni, autore di “La mia storia, la tua storia”. Mi sono procurato i suoi libri, li leggerò volentieri. La nuova generazione di scrittori (e registi) israeliani è una certezza nel mare di incertezze in cui siamo immersi. Se parlo di Gavron è perché sul “Corriere della Sera” del 31 dicembre scorso mi ha molto convinto un suo intervento sul caso-Anelka e la “quenelle”, il gesto antisemita del calciatore francese. La franchezza degli israeliani è come il cielo azzurro della Lombardia, così bello quando è bello. Gli argomenti di Gavron sono quelli giusti: 1) Nicolas Anelka è un adolescente sprovveduto, che ha lasciato l’Arsenal e si è fatto male da solo. Sul piano sportivo è un talento sprecato 2) E’ importante denunciare le manifestazioni di antisemitismo, ma il circo mediatico che si è scatenato attorno a quel gesto rischia di produrre l’effetto opposto. Non essendo esperto di calcio prendo per buono quello che scrive Assaf, che se ne intende, a quanto pare anche dell’Arsenal. Sul secondo punto fa piacere vedere applicata a un calciatore la stessa vecchia idea che da anni vado ripetendo per gli storici, anche i negazionisti.
Alberto Cavaglion
(8 gennaio 2014)