Filosofi

salmonMax Horkheimer è stato uno dei filosofi più interessanti del Novecento anche per le ardite svolte del suo percorso intellettuale e politico. Dalla giovanile adesione al marxismo era infine giunto a rivalutare con forza il ruolo delle religioni e, in particolare, il retaggio ebraico. La sua virata conservatrice lo aveva portato (non senza interessanti argomentazioni) a vedere nel progresso irreversibile dell’umanità la causa logica del disastro meccanicistico che egli preannunciava all’umanità. In una celebre intervista del 1970 – accanto a pensieri così drasticamente retrivi da suscitare grandi perplessità (come l’idea che la parità dei diritti delle donne equivalga alla “morte dell’amore”) – si trovano tuttavia numerose perle di profondo umanesimo ebraico. Ad esempio, così Horkheimer commentava il divieto ebraico di farsi immagini del Signore: “Nell’ebraismo ciò che importa non è come sia Dio, ma com’è l’uomo” (“La nostalgia del totalmente Altro”).

Laura Salmon, slavista

(17 gennaio 2014)