“Rigettare abusi e violenze per difendere il vivere comune”
Le Consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane appartenenti al gruppo Binah hanno emesso la seguente nota riguardo ai fatti avvenuti nel centro comunitario di via Cesare Balbo lo scorso 14 gennaio:
“Il clima comunitario incandescente vissuto nei giorni scorsi ci lascia sbigottite e preoccupate.
La violenza verbale e fisica, gli scontri, la ripetuta presenza sulle pagine dei media è negativa e allarmante.
La nostra Comunità è stata oltraggiata e offesa, e ne esce svilita e impoverita.
Il dialogo costruttivo, la legittima e democratica risposta a provocazioni o posizioni anche non condivise sono la misura di una stimolante vita comunitaria, così come la libertà di opinione ed espressione, che devono essere garantite. Israele è la casa, gli ebrei la famiglia dove ognuno ha un’idea, dove si litiga, si discute e ci si scontra ma nessuno resta fuori dalla porta. Non esiste un solo modo di amare e difendere Israele, e non esiste quello giusto.
I leader comunitari, gli educatori, così come ciascuno di noi, devono prendersi le proprie responsabilità e cambiare immediatamente tono e direzione di marcia. Non è ammissibile accettare o sollecitare divisioni, né tacere dinanzi alle stesse. Non possiamo permetterci uno scollamento. Non possiamo permetterci la perdita di un solo ebreo.
Nessuno deve sentirsi isolato o calpestato per le sue idee, e mai più tollereremo attacchi personali, fisici o verbali.
I valori fondamentali della religione ebraica ci impongono di reagire e trovare la via, se ancora possibile, per compattare gli animi di una Comunità: della nostra Comunità. Mai dobbiamo dimenticare che siamo responsabili l’uno dell’altro e che siamo sempre stati percepiti dall’esterno come un’entità coesa e unica. E’ questa la nostra forza, non ci indeboliamo”.
(19 gennaio 2014)