…violenza

Penso che sia opportuno che qualcuno parli e affronti con autorevolezza il tema della violenza. Ciò che è accaduto nei giorni scorsi è il dominio della violenza e indica che non esiste nessuna muraglia (giuridica, istituzionale,…) che separa la democrazia da un sistema fondato sull’atto di violenza. Questo secondo tipo di sistema, non è quel mostro che minaccia dall’esterno la democrazia è, invece, l’indesiderato ospite che bussa di continuo alla sua porta. La violenza non è solo ira spontanea, è anche potere. È strumento funzionale ad assicurare l’ordine e il controllo sociale. Il suo obiettivo non è mai chi subisce la violenza materialmente, ma controllare psicologicamente il terzo, lo spettatore, quello che tenta di sfilarsi, di distinguersi. Si esercita fisicamente violenza su qualcuno, per controllare tutti gli altri. Rispondere col silenzio, o con la reiterazione dei “distinguo”, pensando che sia possibile ancora una volta sfilarsi e sottrarsi, significa riconoscere che la violenza paga.

David Bidussa, storico sociale delle idee

(19 gennaio 2014)