MIUR e UCEI per la Memoria
L’idea di bandire un concorso aperto a tutti gli studenti delle scuole italiane di ogni ordine e grado (primaria, secondarie di primo e di secondo grado) è nata dodici anni fa per stimolare docenti e alunni a conoscere la Shoah e a riflettere sul tema. Fu un’idea pensata e immediatamente realizzata nel 2001 dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, e dal Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Amos Luzzatto.
Era stata da poco promulgata la legge 211 (20 luglio 2000) che istituiva il 27 gennaio come “Giorno della Memoria” e affidava alla scuola il compito di far conoscere alle giovani generazioni ciò che era accaduto a metà del secolo appena concluso.
Dopo dodici anni di esperienza, mi sento di dire che fu un’intuizione efficace che ha avuto nel tempo grandi riscontri, sia in termini quantitativi (circa 10mila scuole partecipanti ogni anno) che qualitativi. I risultati, infatti, hanno testimoniato la crescente specializzazione dei docenti, l’evidente approfondimento delle tematiche, la creatività e la capacità di rielaborazione evidenziata dai ragazzi.
La collaborazione fra MIUR e UCEI è stata essenziale e preziosa per dare impulso al concorso, per rafforzare la qualità delle tematiche proposte, ogni anno diverse, per la maturazione nel tempo di criteri di valutazione condivisi.
L’individuazione dei lavori “vincitori” risulta ogni anno più complessa in considerazione del numero delle opere che pervengono, della loro qualità e della diversificazione delle forme e delle modalità espressive utilizzate.
È previsto un premio per ogni grado di scolarità, ma sempre più, nel tempo, abbiamo sentito la necessità di ricorrere a “menzioni” per le numerose opere meritevoli di attenzione.
Le scuole fanno ricorso a mezzi tecnologici sempre più raffinati e quest’anno è stata la stessa Commissione a incoraggiare la sperimentazione di nuove tecnologie, istituendo un ulteriore premio. Le tecniche di rielaborazione e di espressione artistica sono le più diverse: lavori grafici, pittorici, disegni, manufatti di ogni genere e dimensione. La sensibilità e la fantasia dei nostri ragazzi (che lavorano sempre per gruppi classe) sono sorprendenti, così come l’impegno crescente nella ricerca storico-documentale, spesso legata al territorio.
La mostra che finalmente siamo riusciti a realizzare e che sarà inaugurata al Museo di Roma in Trastevere il 22 gennaio 2014 potrà ospitare e dare testimonianza, purtroppo, solo di una parte dei lavori prodotti in questi anni.
L’impegno del MIUR e dell’UCEI è quello di continuare a collaborare anche per favorire quanto più possibile la conoscenza del proficuo e intelligente lavoro che tanti insegnanti e studenti hanno svolto e continuano a svolgere sul tema della Shoah.
Anna Piperno
(22 gennaio 2014)