Risposta unita contro l’odio
“Le inquietanti minacce delle ultime ore a tutti gli ebrei italiani e romani e ai rappresentanti dello Stato di Israele in Italia suscitano sdegno e sconcerto. Si tratta infatti di un’azione ripugnante che richiama metodologie tipicamente mafiose e che denota tutto lo squallore umano dei suoi committenti. Anche in considerazione dell’intenzione ingiuriosa degli artefici dell’iniziativa voglio che si sappia chiaramente che gli ebrei italiani non sono spaventati né mai lo saranno in futuro da chi dimostra, con plateale evidenza, la profonda ignoranza e barbarie dei propri comportamenti. Voglio inoltre ribadire la nostra gratitudine per l’immediato ed efficiente intervento da parte delle forze dell’ordine che da sempre, con grande professionalità e impegno, vigilano sulla sicurezza delle nostre istituzioni e comunità”. Così il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna in una nota diffusa all’uscita di Shabbat ripresa da tutta la stampa nazionale. Grande attenzione anche per le reazioni dei vertici comunitari. “Ieri è arrivato nella sede della Comunità ebraica di Roma un pacco anonimo. Un plauso – ha commentato il presidente Riccardo Pacifici – ai responsabili della sicurezza della nostra Comunità che nel rispetto delle procedure hanno rifiutato il pacco e avvisato le forze dell’ordine a cui va il nostro ringraziamento per aver immediatamente preso atto del gesto intimidatorio. Riponiamo piena fiducia nella loro capacità di indagine per trovare i responsabili di questo ignobile fatto. Grazie alle istituzioni, alle forze politiche e ai singoli cittadini che in queste ore ci stanno esprimendo piena solidarietà”.
“Chi ha confezionato quei pacchi non rappresenta la città”, afferma il rabbino capo Riccardo Di Segni in un’intervista rilasciata al Messaggero. A Francesca Nunberg che gli chiede se le teste di maiale non rappresentino un salto di livello nell’antisemitismo strisciante, in Italia e ancor più in altri paesi europei, il rabbino risponde: “Mi pare che la novità sia la forma mediatica, questo mi ha sorpreso stamattina quando l’ho saputo. Diciamo la ‘creatività’ di questo gesto che comunque si inserisce nel flusso di ostilità antiebraica mai definitivamente debellata. Che ha diverse matrici: politica, sia di sinistra che di destra, religiosa, islamica. Il discorso sarebbe lungo”.
Numerose le manifestazioni di vicinanza e solidarietà arrivate in queste ore agli ebrei italiani e romani: dal presidente del Consiglio Letta ai ministri Carrozza e Kyenge, dal governatore Zingaretti al sindaco Marino. In una nota Lisa Billig, rappresentante dell’American Jewish Committee in Italia e presso la Santa Sede, scrive: “Questi ignobili e vigliacchi atti di antisemitismo avvenuti alla vigilia di Shabbat e a pochi giorni dalle celebrazioni per il Giorno della Memoria che commemora le vittime del più atroce genocidio avuto luogo nel secolo scorso dimostrano che in Italia l’odio antisemita ha oltrepassato le barriere e i tabù che hanno rappresentato una roccaforte della società civile e le forze politiche dall’immediato dopoguerra fino ai giorni nostri”.
(26 gennaio 2014)