Qui Parma – La parabola di Giobbe
“La parabola di Giobbe, in quanto prototipo del sofferente incolpevole, trova un immediato parallelo nel destino del popolo ebraico, perseguitato e sterminato, quasi ad indicare che la giustizia divina sarebbe uscita dalla vita degli uomini lasciandola così priva di significato. Tuttavia i profeti, anche i più pessimisti, furono portatori di speranza. Nei suoi 42 capitoli il libro di Giobbe ci fa camminare sul ciglio dell’abisso. Eppure Giobbe non è una tragedia, così come non è una tragedia la storia del popolo ebraico”. Lo ha affermato il presidente della Comunità ebraica di Parma e consigliere UCEI Giorgio Giavarini intervenendo alla messa in scena in sinagoga dello spettacolo Giobbe del maestro Riccardo Moretti. Un’occasione per riflettere sul tema dell’eterna lotta tra Bene e Male attraverso una mediazione artistica che ha riscosso notevole successo richiamando un folto e attento pubblico. Su due piani intersecati recitazione e musica, con otto diversi momenti inframmezzati da melodie composte dall’artista. “Ho scelto di parlare di Giobbe perché la sua figura – spiegava Moretti a Italia Ebraica – rappresenta l’immagine del giusto, ma anche la contraddizione tra il giusto che soffre senza colpa e il malvagio che invece prospera: egli è la metafora di una ricerca della giustizia che dovrebbe colpire chi fa il male e assolvere e premiare il giusto”. Giobbe è infatti vittima di Satana e sopporta con rassegnazione la perdita dei suoi beni, dei suoi figli e anche le sofferenze dovute a una lunga e penosa malattia. Ma non per questo perde la sua fede in Dio poiché, prosegue Moretti, “non si può giudicare l’operato divino dal punto di vista divino”. Guest director del Teatro Bolshoj di Mosca, più volte ospite del red carpet della Mostra del Cinema di Venezia, curatore di programmi e trasmissioni per la Rai, Moretti vanta una lunga e prestigiosa serie di collaborazioni anche nel campo della musica ebraica. Ieri a Piacenza, sempre in occasione del Giorno della Memoria, un lungo applauso ha accolto il suo recital “Il Canto di Israele” accompagnato dai solisti dell’orchestra sinfonica Arturo Toscanini.
(27 gennaio 2014)