Etica medica, Maestri a confronto
Dalla filosofia alla religione, dalla scienza al diritto. La bioetica tende sempre più ad affermarsi come argomento multidisciplinare di interesse collettivo. Quale il contributo, quale la prospettiva ebraica in merito? Un ciclo di incontri sull’etica medica si appresta ad aprire nuove finestre di conoscenza coinvolgendo esponenti del rabbinato a confronto sulle grandi domande dei nostri tempi. L’iniziativa, patrocinata dal Dipartimento Educazione e Cultura UCEI, avrà luogo nei locali del Tempio dei Giovani sull’Isola Tiberina con cadenza settimanale. Appuntamento ogni lunedì alle 20: si parte questa sera con una lezione del rav Roberto Della Rocca (nella foto), curatore dell’iniziativa assieme a Fabio Gaj, sul valore della vita nella Tradizione (“è un valore assoluto?”, questa la domanda attorno cui farà perno la riflessione). Tra i rabbinim coinvolti anche Roberto Colombo, Riccardo Di Segni, Cesare Efrati, Gianfranco Di Segni, Benedetto Carucci, Ariel Di Porto, Amedeo Spagnoletto, Gavriel Levi, Umberto Piperno. Il ciclo di incontri sarà introdotto dal rabbino capo e dal professor Eugenio Gaudio. “La Torah parla nel linguaggio degli uomini e pertanto – spiegano i curatori – costituisce un insegnamento vivo e non una reliquia del passato dando voce a problemi perenni, e in tal modo è cultura dell’uomo moderno animandolo di un pensiero che è sempre attuale, impegnato nella ricerca di risposte che pongano l’esistenza all’insegna dei valori più alti dell’umanità”. In quest’ottica la scienza può diventare lo strumento per l’uomo per esercitare il dominio sulla natura, un dominio “che non solo è legittimo, ma risponde a un preciso dovere”. E se l’uomo con questo è stato innalzato al rango di immagine divina e continuatore dell’opera della creazione, “non deve tuttavia dimenticare che comunque non può, né deve per questo sostituirsi al suo Creatore”.
(3 febbraio 2014)