…volgarità
Le ultime vicende politiche, dall’attacco grillino in Parlamento agli insulti alla Boldrini al rogo dei libri all’attacco al Presidente Napolitano, tracciano i confini di un mondo sempre più scatenato e antipolitico (e alliudo alla grande politica, a quella che ha dato vita al Risorgimento italiano e alla Costituzione repubblicana). In questo quadro, l’antisemitismo e il razzismo trovano ampio spazio, mentre l’ignoranza sempre più diffusa crea canali privilegiati alla degenerazione. Il tutto trasversalmente, direi. Il video delle Iene in cui una deputata del PD afferma che la sinagoga è il luogo di preghiera dei musulmani, dove essi pregano il loro Dio Maometto, ci spaventa e fa rabbrividire. Di fronte a questo disastro, forse anche dei piccoli passi possono servire. Se cominciassimo ad intervenire sul linguaggio, che non è mai neutro, come ben sappiamo? lancio qui la proposta di un vero e proprio boicottaggio delle parole violente e volgari. Che chi non condivide questo andazzo, cominci a trattenersi dall’usare parolacce e dall’aggredire gli altri verbalmente. Anche il fascismo aveva messo in auge il “me ne frego”, ma gli antifascisti si guardavano bene dall’usarlo. Seguiamo il loro esempio, boicottiamo le volgarità.
Anna Foa, storica
(3 febbraio 2014)