Identità e informazione

rassegnaDialogo interreligioso, pluralismo delle voci, tutela del valore della Memoria nel mondo dell’informazione al centro di un incontro svoltosi lunedì all’Associazione Stampa Romana. L’Osservatore Romano riporta oggi integralmente la cronaca pubblicata sul notiziario quotidiano Pagine Ebraiche 24 e sul portale dell’ebraismo italiano www.moked.it a firma di Daniel Reichel. A intervenire all’incontro, organizzato dall’associazione sindacale dei giornalisti del Lazio e moderato dal segretario dell’Asr Paolo Butturini, diverse voci del mondo dell’informazione professionale in Italia: Valentina Alazraki, corrispondente in Italia e Vaticano per Televisa Messico, Luca Baratto, curatore della rubrica Culto evangelico (Radio Rai 1), Luigi Bizzarri, capostruttura Cultura e Storia di Rai 3, il giornalista Mostafa El Ayoubi, il direttore della rivista Confronti Gian Mario Gillio, Pierluigi Lupi dell’Agenzia di stampa Misna, il presidente dell’Unione cattolica stampa italiana Andrea Melodia, il direttore dell’Osservatore Romano Giovanni Maria Vian e il direttore di Pagine Ebraiche Guido Vitale.
“Non fate parte della nostra organizzazione. Non abbiamo relazioni. Non siamo responsabili delle vostre azioni”. Così Ayman al Zawahiri, leader di Al Qaeda, in un messaggio inviato alla Isil, potente fazione islamista attiva dall’Iraq alla Siria. “Sono tempi tumultuosi per tutti. Anche per la vecchia guardia di Al Qaeda. Non basta più un video per indicare la linea. Oggi – scrive Guido Olimpio sul Corriere della sera – ogni realtà radicale agisce in base alla propria agenda”. Il monito di Zawahiri, leader sempre meno decisivo (“lo è mai stato?”, si chiede Olimpio) ricorderebbe così gli ultimi giorni di Bin Laden. “Lui impartiva ordini, gli altri facevano quello che volevano”.
Sarebbe stata localizzata a Ur la casa natale del patriarca Abramo. A rivendicare la scoperta un team di ricercatori dell’Università di Manchester. “Si tratta di uno spazio dove circa 4000 anni fa sorgevano alcuni rudimentali edifici, nei pressi della città numera di Ur, nel Sud dell’odierno Iraq. I satelliti – racconta Maurizio Molinari sulla Stampa – hanno consentito di ricostruire la distribuzione delle stanze attorno a un grande cortile che serviva come luogo di incontro”.
Prosegue in Israele la protesta dei migranti africani. “Riconosceteci come rifugiati”, lo slogan dei manifestanti, accampatisi nei pressi di un parco divertimenti a Tel Aviv. In loro sostegno è stato sottoscritto un appello da numerosi esponenti della cultura israeliana: tra i firmatari gli scrittori Abraham Yehoshua e David Grossman, lo storico della Shoah Yehuda Bauer e il filosofo Avishay Margalit (Secolo XIX, in breve).
“Dopo Maus di Art Spiegelman abbiamo capito che il fumetto è più potente della letteratura e perfino del cinema nel raccontare l’indicibile, solo il filtro della narrazione grafica, intrinsecamente meditata come i romanzi ma più sincera e onesta del cinema, permette di cogliere qualche frammento dell’episodio più difficilmente comprensibile del Novecento”. Così Stefano Feltri, sul Fatto Quotidiano, nel presentare l’ultimo lavoro del fumettista israeliano Michael Kichka (“La seconda generazione”, ed. Rizzoli Lizard) dedicato al passaggio della memoria della Shoah dalla generazione dei sopravvissuti a quella dei figli.
Sempre sul Fatto un ampio campionario di attacchi personali, richiesta di liste di proscrizione, offese e strafalcioni pronunciati dal Movimento Cinque Stelle in questi anni di impegno politico. Si passa dalle ultime indecenti provocazioni nei confronti delle più alte cariche dello Stato per arrivare alle gravissime offese che Beppe Grillo rivolse a Rita Levi Montalcini in occasione di un suo show.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(5 febbraio 2014)