Qui Milano – La lezione di Hecker
Cinquantacinque anni di carriera, un contributo profondo e rivoluzionario nell’architettura contemporanea. Per Zvi Hecker, architetti tra i più noti e apprezzati di Israele, un percorso costantemente segnato dal riferimento alle proprie radici ebraiche che verrà svelato, nei suoi punti salienti, nel corso di una lectio magistralis in programma domani alle 17.30 al Politecnico di Milano (Aula Ernesto Natan Rogers/Campus Leonardo-Via Ampère 2). Occasione dell’invito l’assegnazione del premio in ricordo di Michele Silvers, brillante studente milanese prematuramente scomparso. Motore dell’iniziativa l’architetto israeliano (e fiorentino d’adozione) David Palterer. “Hecker – spiega – ha letteralmente segnato un’epoca. Negli anni Ottanta, in particolare, non passava settimana che il suo nome non fosse citato nelle più importanti riviste settoriali. L’attesa per la sua lezione è molto alta”.
Nato a Varsavia nel 1931, Hecker studia architettura presso il Krakow Polytechnic e completa gli studi al Technion di Haifa. Nel 1957 si diploma all’Accademia di Pittura Avni. Dopo il servizio militare effettuato nel corpo degli ingegneri dell’esercito, nel 1959 apre apre a Tel Aviv uno studio dove lavora con Eldar Sharon fino al 1964 e con Alfred Neumann fino al 1966. Dal 1991 dirige il proprio studio di architettura a Berlino. Nel 1991 rappresenta Israele alla Biennale di Venezia. Parteciperò anche alla sesta, settima e nona edizione.
(11 febbraio 2014)