mitzvot…
Allorché Isacco benedì Giacobbe, gli disse: “Che D-o ti dia la rugiada del cielo, il grasso della terra, e molto grano e vino. Il Midrash osserva a questo proposito: “La rugiada del cielo è la Torah Scritta, il grasso della terra è la Torah orale, il grano è la Halachà, il vino è la Haggadà”.
Necessariamente la Halachà tratta delle leggi in senso astratto, senza tener presente l’individuo nella sua interezza. Il compito invece della Haggadà è di ricordare che lo scopo di un atto è di trasformare colui che agisce, che lo scopo dell’osservanza è di abituarci a raggiungere fini spirituali. Si sa bene che tutte le mitzvot mirano a purificare il cuore, che è l’elemento essenziale. Le mitzvot che noi compiamo con il nostro corpo hanno infatti lo scopo di stimolare la nostra spiritualità è vengono realizzate con la mente e con il cuore, perché questi ultimi sono i pilastri su cui si basa il servizio di Dio.
Paolo Sciunnach, insegnante
(17 febbraio 2014)