Qui Roma – Legge ebraica e informazione
Sono continuati nel pomeriggio di ieri, dopo la sessione inaugurale tenuta da rav Riccardo Di Segni, i lavori del seminario “Legge ebraica e problemi dell’informazione” organizzato dalla redazione del giornale dell’ebraismo italiano Pagine Ebraiche e del Portale dell’ebraismo italiano www.moked.it in collaborazione con il Collegio Rabbinico Italiano.
Rav Alfonso Arbib, rabbino capo di Milano, ha incentrato la sua lezione sulle difficoltà che l’ebraismo può avere nel comunicare verso l’esterno, partendo da una analisi di alcune delle soluzioni trovate dai 72 saggi raccolti da Tolomeo per tradurre la Torah, ogniqualvolta si presentava un passaggio controverso, che se tradotto in maniera letterale si sarebbe potuto prestare a interpretazioni errate. Da Mosè alla Torre di Babele, dal nome della moglie di Tolomeo agli animali da trasporto, le parole del rav hanno accompagnato i presenti lungo un percorso che ha mostrato quanto possano essere attuali le soluzioni di allora: per esempio l’importanza di non offendere il pubblico a cui sono destinate le nostre parole può portare a scelte da valutare caso per caso, che possono comprendere l’idea di non comunicare la totalità delle informazioni in nostro possesso, o la scelta di nascondere cose non accettabili. A volte, poi, si può decidere di non comunicare qualcosa per il semplice motivo che è troppo difficile, sia da spiegare che da capire.
È necessario porre molta attenzione alle sintesi, o alle semplificazioni, che rischiano di diventare banalizzazioni, e il rav ha sottolineato, partendo ancora una volta dalla storia di Mosè, che sono necessari tempo e comprensione profonda dei fatti. E una consapevolezza di chi è il committente, ossia, nel caso dei professionisti dell’informazione, l’editore. La lezione del rav si è conclusa con una affermazione della necessità di trovare un modo per comunicare e per trasmettere informazioni e conoscenza, che ha lasciato la porta aperta ad ulteriori approfondimenti e al vaglio delle scelte e delle coscienze personali anche perché, come ha dichiarato rav Alfonso Arbib: “Questi sono i problemi, non posso darvi io le risposte”.
a.t. twitter @atrevesmoked
(19 febbraio 2014)