Identità: Felix Frankfurter

Identità - Cosa significa essere ebreo?Nel 1958 l’allora Primo ministro dello Stato di Israele, David Ben Gurion si è trovato a gestire il fatto che la nozione stessa di identità ebraica era diventata in Israele oggetto di una legislazione che avrebbe avuto implicazioni pratiche cruciali. A cinquanta “Saggi di Israele” Ben Gurion pose la domanda divenuta il titolo del lavoro del professor Eliezer Ben Rafael, che in un e-book intitolato “Cosa significa essere ebreo?” – scaricabile dai siti www.proedieditore.it e www.hansjonas.it – ha messo in luce per la prima volta in Italia quella discussione sistematica sull’identità ebraica. Ogni domenica, sul nostro notiziario quotidiano e sul portale www.moked.it, troverete le loro risposte. Oggi la risposta di Felix Frankfurter, già membro della Corte suprema degli Stati Uniti.
Nato a Vienna, emigra negli Stati Uniti con i genitori all’età di dodici anni. La famiglia si stabilisce a New York e Frankfurter studia nel College della città dove ottiene, nel 1902, il suo primo titolo accademico. Nel 1906 si laurea in legge all’Università di Harvard. Le sue prestazioni gli valgono la nomina ad assistente presso l’Ufficio del procuratore generale federale. In seguito è nominato consigliere al Ministero della Guerra, nel 1914 professore di diritto a Harvard e, nel 1939, membro della Corte suprema. È stato uno dei fondatori dell’Associazione americana per i diritti civili e consigliere di numerose industrie. Nel 1962 ha ottenuto la Medal of Freedom dal presidente degli Stati Uniti e ha acquisito una grande autorità per i suoi verdetti su questioni delicate. Tra i suoi lavori figurano Of Law and Men (1956) e Of Law and Life (1965).

28 luglio 1959

Felix-FrankfurterMio caro B. G., La Sua lettera di invito a esprimere la mia opinione in merito “alla registrazione di figli di matrimoni misti” in Israele mi ha raggiunto qui in ospedale a causa di un piccolo attacco cardiaco ma che ha avuto come risultato quello di non aver potuto vedere la lettera prima di un notevole lasso di tempo. Quando sono ritornato al lavoro, gli affari della Corte mi hanno a tal punto impegnato da dover mettere da parte qualsiasi altra cosa. Ciò spiega il mio ritardo nell’annunciarle di aver ricevuto la lettera e La prego di perdonarmi. Fortunatamente, niente è andato perduto a causa di questo ritardo perché, in nessun caso, sarei stato capace di affrontare il problema che mi ha sottoposto. Anche se avessi avuto gli strumenti per farlo, la questione riguarda un atto di competenza del governo di Israele. Chi è nella mia posizione è obbligato ad astenersi da qualsiasi intervento su problemi di governo di questo paese fino a quando non richiedono l’intervento della Corte suprema. Il dovere di astenermi dal fornire un’opinione è tanto più impellente in quanto si tratta di questioni che riguardano un altro governo, quale che sia il mio interesse per ciò che accade in Israele. Seguo la sua azione e il corso degli eventi in Israele quanto mi è possibile. Molte volte ho sperato che potessimo di nuovo avere uno scambio di vedute.
Con i miei più cordiali saluti e i miei migliori auguri,

Sinceramente Suo,

Felix Frankfurter

(23 febbraio 2014)