Qui Torino – Grande musica con la bacchetta della Israeli Chamber Orchestra
Il valore musicale e il valore simbolico, il piacere di suonare insieme e la capacità di trasformare in pochissimi giorni un gruppo di sessanta ragazzi che non si conoscevano in un’orchestra che la stessa giovanissima direttrice – Bar Avni, assistant director della Israeli Chamber Orchestra, che ha iniziato a lavorare con loro all’inizio della settimana, quando si sono incontrati per la prima volta – definisce “magica, una delle esperienze per cui vale la pena di fare questo lavoro”.
La sala messa a disposizione dal centro culturale Sermig di Torino era piena di un pubblico orgoglioso: dalle famiglie dei giovani musicisti ai loro insegnanti, tutti provenienti dalle scuole piemontesi di Mirè, la rete che raggruppa alcune decine di medie a indirizzo musicale, fino alle famiglie della comunità ebraica di Torino che hanno ospitato i giovani israeliani portati in città dalla Youth & Music Israel. Ma non è stato solo l’orgoglio a far applaudire i presenti: il programma, che alcuni temevano per la complessità di alcuni brani e per la scelta di suonare insieme musiche non arrangiate, originali, difficili, ha messo in evidenza come al di là del valore simbolico sia del tutto legittimo dire che è nata una nuova orchestra, composta da bravissimi giovani musicisti, che hanno avuto il coraggio di mettersi in gioco, e hanno vinto.
In questi giorni di lavoro intensissimo c’è stato anche tempo per conoscersi, per chiacchierare, per divertirsi, e sono nate amicizie e progetti per il futuro. Il gruppo organizzatore sta già lavorando per una prossima edizione, sognando di portare i ragazzi a suonare insieme a Gerusalemme, come tanti dei bravissimi giovani musicisti hanno chiesto.