Nugae – Canzoni poliglotte

matalonProbabilmente non andrebbe urlato ai quattro venti ma tenuto nascosto come guilty pleasure. Ma lasciando definitivamente ogni speranza di sembrare seria o anche solo maggiorenne, tanto vale abbandonarsi a futili discorsi su una meraviglia di youtube, i video delle canzoni Disney in tutte le lingue. Ogni frase cambia idioma e nel giro di tre minuti scarsi si conoscono tutte le varianti possibili e immaginabili. È senza alcun dubbio un’abitudine fra il secchione irrimediabile e la sindrome di Peter Pan, ma insieme a una torta di mele dà molto sollievo per dimenticare gli affanni. Mentre la canzone va avanti, ci si può nell’ordine: esaltare nel riconoscere una lingua che si parla o anche solo biascica, tipo l’ebraico; inebriare dell’incomprensibilità del cinese mandarino e del finlandese che se non ci fosse scritto potrebbero anche essere la stessa lingua; domandare confusamente se ci siano differenze tra il francese della Francia e del Canada o lo spagnolo della Spagna e dell’America latina, visto che esistono due doppiaggi, ma che in realtà sono uguali solo con qualche termine sostituito da un sinonimo; e infine anche sorprendere, inteneriti dal finale di una canzone del Re leone che recita “questo video è dedicato al soldato israeliano Gilad Shalit, ostaggio di Hamas dal 25 giugno 2006 che sarà liberato il 18 ottobre 2011”. Visto che cantare canzoni Disney risulta scientificamente essere un momento di aggregazione piuttosto importante dalla scuola elementare all’università, certamente a guardare i cartoni animati nella lingua del proprio paese si guadagna l’accettazione sociale – c’era una volta una bambina molto fortunata i cui genitori compravano le cassette (ah le cassette, che splendidi oggetti vintage) un po’ in italiano un po’ in francese, ma che per conseguenza era tagliata fuori da alcuni cori. Però allo stesso tempo, come in tutto quello che non è l’originale, si perde sempre qualcosa. In primis i doppiatori illustri: per esempio nel recentissimo Frozen la sorella bionda ha la voce di Idina Menzel, l’attrice di musical talmente stupenda da risultare affascinante persino con la pelle verde in Wicked, che non solo è ebrea ma è anche candidata all’Oscar proprio per la miglior canzone e si esibirà alla cerimonia di premiazione. Magari è l’anno buono per compiere il gesto ardito e attuare il buon proposito di stare svegli fino a tarda notte per guardarla.

Francesca Matalon, studentessa di lettere antiche

(23 febbraio 2014)