Israele – Una Città del Cinema per Gerusalemme
Il rilancio culturale della città ha rappresentato in questi anni uno dei punti chiave del lavoro del sindaco Nir Barkat, da alcuni mesi eletto per la seconda volta alla guida di Gerusalemme. E il fatto che negli ultimi due decenni molti cinema avessero chiuso i battenti, lasciando agli abitanti della Capitale ben poche opportunità di accesso al grande schermo, era diventato un autentico problema. Oggi, dopo poco più di due anni di lavori, la questione è stata risolta. Molto in grande. E’ stato infatti inaugurato negli scorsi giorni l’enorme complesso di Cinema City, 20mila metri quadri per 19 sale, spazi per conferenze, un centro culturale con annesso Museo del Cinema ebraico e un centro commerciale con 54 ristoranti.
“Abbiamo impiegato gli ultimi cinque anni sforzandoci di portare Gerusalemme a un nuovo livello, e non c’è strumento migliore dei film – ha spiegato Barkat – La città ha un enorme potenziale e vogliamo realizzarlo”. I proprietari della catena Cinema City, che gestisce decine di multisala tra Israele e l’Europa si aspettano di vendere oltre due milioni di biglietti all’anno.
L’apertura del complesso rappresenta una novità importante anche sotto un aspetto diverso. Si sono registrate infatti molte proteste per chiedere che il multisala rimanga aperto anche durante lo Shabbat, possibilità attualmente non prevista. Fattore decisivo in questo senso è stato fino a ora il fatto che l’edificio sia stato costruito da una società privata ma su terreno pubblico, posseduto congiuntamente dalla Municipalità di Gerusalemme e dal Ministero delle Finanze israeliano. Tuttavia, come fanno notare coloro che si battono per l’apertura, Cinema City non si trova vicino a quartieri religiosi e sono già diverse le attività private su suolo pubblico nell’area che operano il sabato.
La questione, che secondo il sindaco riguarda l’intero status quo di Gerusalemme, dovrebbe essere oggetto, nelle prossime settimane, di una decisione da parte della Corte suprema israeliana.
“Ci sono cittadini che vorrebbero che tutto fosse aperto di Shabbat e ci sono cittadini che vorrebbero tutto chiuso. È una questione molto delicata – ha sottolineato Barkat – Dobbiamo trovare il modo giusto di affrontarla”.
Rossella Tercatin twitter @rtercatinmoked
(27 febbraio 2014)