Setirot – The Gatekeepers

jesurum
Ogni anno, immancabilmente, le proiezioni milanesi della selezione dal Pitigliani Kolno’a Festival mi riempiono di gioia, rabbia, amore, ammirazione, ansia, allegria, cupezza, e invidia. Invidia, cupezza, allegria, ansia, ammirazione, amore, rabbia e gioia per una realtà, Israele, che sento mia fin nelle viscere, nel cuore, e nella testa. Uno Stato – ma io qui preferisco dire una democrazia all’80% ebraica – che dovrebbe essere faro e insieme monito per il mondo.
Prendiamo “The Gatekeepers” di Dror Moreh. Mostra uno Stato di Israele faro per il moltissimo che ha in sé di positivo, umano, morale, democratico appunto nel senso più ampio e alto del termine; e insieme esempio del disagio, della disumanità, dell’orrore che situazioni di guerra, occupazione, odio, paura, vendetta possono provocare in ogni uomo. Un film che dovrebbe essere obbligato a vedere chiunque, per esempio qui in Italia, trae dal conflitto israelo-palestinese energia e spunto per fomentare la violenza di chi non ha dubbi – da una parte sta il Bene e dall’altra il Male –; di chi è certo di avere la Verità in tasca.


Stefano Jesurum, giornalista

(27 febbraio 2014)