concretezza…

Una interessante riflessione halachica ci insegna che colui che a Purim annulla il debito del suo prossimo pensando che questo valga come “mattanot la evionim”, doni ai poveri, non adempie alla mitzvah perchè il povero, di fatto, pur avendo avuto il dono di un debito estinto non riceve nulla di concreto nelle sue mani. Se però il debitore si presenta al creditore con il denaro in mano per restituirlo e il creditore gli annulla il debito questo può essere considerato come “mattanot laevionim” perché il povero ha del denaro tra le mani che non immaginava gli appartenesse. Allo stesso modo colui che invia un assegno esce invece d’obbligo perché l’assegno può essere accettato come mezzo di pagamento immediato (Hazon Ovadia 172). Ebraismo è richiamo alla concretezza e all’azione morale che abbia tempi veloci e non sia frutto di questioni bizantine.

Pierpaolo Pinhas Punturello, rabbino

(28 febbraio 2014)