Qui Trieste – Adei, 80 anni di impegno

Img anni 90-99 -20(1)“Egregio signor commissario governativo, in conformità alla sua pregiatissima dell’11 novembre, le spediamo lo statuto dell’Associazione delle Donne Ebree d’Italia, con sede centrale a Milano. La sezione di Trieste è stata istituita lo scorso novembre 1930: il numero delle sue socie ascende a 63. L’attività da essa svolta consiste in delle riunioni settimanali, durante le quali si eseguiscono dei lavori, che vengono poi distribuiti direttamente ai poveri, venduti a scopo di beneficenza o spediti a Tripoli e in Palestina. I fondi necessari per la gestione della società e per la beneficenza si ricavano dalla metà delle quote di associazione (l’altra metà viene devoluta a favore delle opere assistenziali in Palestina), da oblazioni e dalla vendita dei lavori eseguiti. Le accludiamo la circolare spedita quest’anno alle socie in occasione della ripresa delle riunioni. Ben volentieri la terremo regolarmente al corrente per quanto riguarda qualsiasi manifestazione particolare da noi indetta. Per intanto gradisca i nostri distinti ossequi”. La lettera porta la data del 19 novembre ed è, ad oggi, una delle più antiche testimonianze relative all’Adei Wizo Trieste. Oltre ottanta anni di storia e di impegno che saranno celebrati, il prossimo 5 marzo, con l’inaugurazione di una mostra (Dal passato al presente verso il futuro) negli spazi sociali di piazza Benco. Diciotto i pannelli, oltre un centinaio di documenti, lettere e fotografie in esposizione che copriranno, nelle varie decadi di attività, l’intero arco di vita della sezione.
Alla mostra sarà inoltre affiancato un catalogo affinché resti traccia nel tempo di quanto realizzato. Un’iniziativa che – nella sua complessità – è frutto del coordinamento delle due copresidenti di sezione, Liora Misan e Marina Sagues, e che ha potuto contare sul patrocinio del Comune e sul sostegno della Comunità ebraica, della fondazione Kathleen Foreman Casali, della fondazione Stock Weinberg per la coesistenza dei popoli e della Provincia di Trieste. Quasi tutto il materiale è stato recuperato dall’archivio sociale eccezion fatta per i documenti degli Anni Trenta, antecedenti all’emanazione delle Leggi Razziste, che sono stati ritrovati nell’archivio dell’Adei Wizo depositato alla Fondazione CDEC di Milano e nell’archivio della Comunità ebraica triestina.
A stimolare l’idea di dar vita a una mostra la visita all’allestimento curato dalla sezione di Venezia e la consultazione del catalogo pubblicato in occasione dell’85esimo anniversario di storia dell’associazione su scala nazionale. “La storia della nostra sezione, nata nel lontano 1931 – spiegano le copresidenti – è legata alla storia dell’ebraismo triestino, alle cui vicende liete e tristi abbiamo sempre partecipato e alla storia di Trieste, città denominata dagli ebrei dell’Europa centrale e orientale ‘porta di Sion’, luogo di transito per chi fuggiva dalle persecuzioni naziste Italia Ebraica la voce delle Comunità pag. 8 Marzo 2014 verso l’allora Palestina sotto mandato britannico”.
Oggi, proseguono Misan e Sagues, “continuiamo a lavorare per le istituzioni sociali e culturali in Italia come in Israele, per combattere l’antisemitismo e l’antisionismo dilagante, per offrire alle nostre socie e alle tante triestine che ci sono vicine informazione ‘corretta’ su storia, cultura e tradizione ebraica, nell’ottica di valorizzare la conoscenza e il ruolo della nostra Comunità”.
Finalità dell’evento è quindi quello di ringraziare tutte le adeine e le amiche triestine che, negli anni, “hanno collaborato e partecipato alla vita della nostra associazione”. Grande la soddisfazione anche di Ester Silvana Israel, presidente nazionale Adei Wizo. Il suo auspicio è che questa iniziativa costituisca uno stimolo per il proseguimento della ricerca storica in altre realtà locali. “A quanti hanno collaborato e offerto il loro contributo e sostegno – afferma Israel – il ringraziamento più sincero da tutte noi”.

Adam Smulevich, Italia Ebraica, marzo 2014

(5 marzo 2014)