Fratelli d’Italia strizza l’occhio a Le Pen
Al via domani, all’Università Cattolica di Milano, i lavori del convegno internazionale “Tra ragione e fede. La dottrina sociale della Chiesa e la sua valenza ecumenica”. Un appuntamento in due giornate con una specifica sessione dedicata al dialogo interreligioso. Porterà il punto di vista dell’ebraismo rav Roberto Della Rocca, direttore del dipartimento Educazione e Cultura UCEI. Un lungo articolo introduttivo appare oggi sull’Osservatore Romano a firma di Giulia Galeotti. Sempre in ambito ecclesiastico di grande interesse la ricostruzione di Gian Guido Vecchi, con molti spunti inediti, del conclave che esattamente un anno fa portò all’elezione di Bergoglio. All’anniversario il Corriere della sera dedica alcune pagine speciali.
Riparte da Fiuggi, luogo della storica svolta di Alleanza Nazionale, l’esperienza politica del gruppo Fratelli d’Italia. “Il target – si legge sul Corriere – è di un partito della nazione, euroscettico, che guarda a Marine Le Pen (“andiamo a Parigi a parlarci”, propone Alemanno), che ha intitolato il suo congresso “in nome del popolo sovrano”, duro verso Matteo Renzi “che va dalla cancelliera col suo Jobs Act, facendo un inchino alla Schettino. Anziché il 17 marzo (anniversario dell’Unità d’Italia, ndr) avrebbe dovuto scegliere l’8 settembre. Cioè l’armistizio firmato da Badoglio”. Un riferimento che ha infiammato la platea e alimentato alcune polemiche: “Meloni è nostalgica del Ventennio”, ha affermato il parlamentare del Pd Francesco Scalia.
“La signora dei Giusti contro la violenza di mafia”. Questo il titolo del ritratto che il Fatto Quotidiano dedica a Ulianova Radice, direttrice e cofondatrice di Gariwo assieme a Gabriele Nissim. Al centro del colloquio la Giornata dei Giusti celebrata a Milano lo scorso 6 marzo con la piantumazione di sei nuovi alberi alla presenza, tra gli altri, dell’allenatore del Milan Clarence Seedorf.
Da leggere il reportage di Maurizio Molinari che, sulla Stampa, la fuga dei profughi siriani verso la Giordania. Quattro giorni nel deserto sotto le bombe di Assad e dei ribelli, una serie di testimonianze che fanno rabbrividire riportando l’attenzione sul dramma di un conflitto atroce e, a volte, dimenticato dall’opinione pubblica.
In Israele la Knesset ha decretato che gli arabi-cristiani potranno godere di un loro rappresentante esclusivo all’interno della commissione delle Pari Opportunità occupazionali istituita dal Parlamento. Anche se la distinzione tra musulmani e cristiani nella commissione, scrive Avvenire, “ha creato non pochi problemi di natura politica”.
Sull’inserto La Lettura del Corriere, nella rubrica Alefbet, Daria Gorodisky tratteggia il profilo della giallista israeliana Shulamit Lapid. Sempre sul Corriere, curiosa la storia della squadra di calcio palestinese Taraji. La formazione, che sogna il titolo nazionale, è infatti composta esclusivamente da parenti: fratelli, cugini e nipoti.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(9 marzo 2014)