Qui Roma – L’Haggadah dei bambini

haggDai bambini per i bambini. Questo lo spirito che ha accompagnato la realizzazione de ‘L’allegra Haggadà’ (Sovera edizioni), opera corale che ha visto protagoniste alcune classi (età 4 anni) degli asili infantili israelitici rav Elio Toaff di Roma. Un contributo, originale nel suo genere, che schiude le porte della festività di Pesach ai più giovani coinvolgendoli direttamente nella comprensione della ricorrenza attraverso disegni, interpretazioni artistiche e tracce di colore che vanno a comporre l’Haggadah, il libro che tradizionalmente accompagna le prime due serate della Pasqua ebraica. Ieri agli asili la presentazione di un’opera, realizzata con il supporto dell’UCEI, che si candida ad essere punto di riferimento non soltanto per un pubblico ebraico ma anche per gli istituti scolastici nazionali che portano avanti progetti nel segno della multiculturalità.
“Ci sono arrivate richieste da scuole di tutto il paese. Questo libro è anche per loro e vuol valorizzare un aspetto peculiare della nostra identità: la gioia della festa, la bellezza di poterla condividere con gli altri” spiega la direttrice degli asili Judith Di Porto. Ad intervenire anche il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, il presidente della Comunità ebraica Riccardo Pacifici, il rabbino e neuropsichiatra Gavriel Levi, il rav Roberto Colombo, la direttrice della ludoteca Gan Rivkà Chani Rosenfeld Hazan, il vicepresidente degli asili Gino Moscati.
“L’Uscita dall’Egitto per poter andare tutti assieme verso la nostra Patria, il fatto che il faraone e gli egiziani poterono asservire il popolo ebraico solo perché tra gli ebrei non regnava la fratellanza, il fatto che la fede in D-o convinse il Creatore a liberare i nostri antenati dalla schiavitù e che l’aiuto e l’unione portarono gli ebrei a stare tutti insieme sotto il Monte Sinai per ricevere la Torah, sono i temi più ripetuti nella Haggadah. Perciò – ha scritto rav Colombo nell’introduzione – un lavoro di scrittura e di commento della Haggadah composto assieme ai bambini, ai nostri banìm, a coloro che costruiranno il futuro del popolo ebraico assume un immenso valore”.

(10 marzo 2014)