Setirot – Il modello del Kazakistan
Mentre tutti ci interessiamo alle vicende che riguardano Ucraina, Crimea e Russia, un amico mi racconta una realtà, quella kazaka, che non conoscevo e mi colpisce. La storia racconta che nel 1991 l’Unione Sovietica concede al Kazakistan l’indipendenza senza che vi fosse stata praticamente alcuna lotta di secessione. Iniziale sbando economico, un po’ di turbolenza politica, poi una forma di democrazia non propriamente di tipo occidentale, comunque democrazia. Grazie al fatto che da secoli migliaia di gruppi etnici convivono senza problemi, l’ottavo paese più grande del mondo, abitato da 17 milioni di individui, stupisce: una forte maggioranza musulmana, e un codice civile che esclude la sharia; un insieme di leggi che regolano la convivenza delle diciassette confessioni religiose ufficialmente riconosciute e uno Stato che garantisce la non ingerenza negli affari religiosi ma combatte i tentativi di diffondere l’islamismo radicale. E una Costituzione in cui le famiglie che possono farlo hanno perfino l’obbligo di mantenere i propri anziani.
Stefano Jesurum, giornalista
(20 marzo 2014)