Qui Roma – Pedalando nella Memoria
Nel nome di Settimia Spizzichino, unica donna sopravvissuta alla deportazione tra i 1023 ebrei catturati dai nazistl il 16 ottobre 1943. Nel nome di tutti quei cittadini che credono nella democrazia, nei diritti, nella libertà. Sono stati ancora una volta in tanti – nel solco di questi valori – a salire in sella a una bicicletta in occasione della decima edizione di Pedalando nella Memoria, la pedalata organizzata dal comitato romano della Uisp nei luoghi che più hanno segnato la storia della Capitale e dei crimini che vi furono commessi durante il nazifascismo. Dalle Fosse Ardeatine a Porta San Paolo, da Via Tasso al Portico d’Ottavia: un itinerario affrontato con la consapevolezza del significato e dell’ineludibilità di questi luoghi nella comprensione di ciò che è stato. Quattro le diverse postazioni di partenza, un unico punto d’arrivo: Largo 16 ottobre. Tra le varie tappe una sosta anche a Gay Street per lanciare un messaggio non solo contro il razzismo e l’antisemitismo ma anche contro il veleno dell’omofobia.
A dare il benvenuto ai ciclisti una volta arrivati nell’area del Vecchio Ghetto (nell’immagine) sono stati, tra gli altri, l’ex assessore municipale Carla Di Veroli (nipote di Settimia e tra le anime dell’iniziativa), il vicepresidente della Comunità ebraica romana Giacomo Moscati, l’assessore alla Memoria Elvira Di Cave, il consigliere comunale Athos De Luca e Aldo Pavia dell’Associazione Nazionale Ex Deportati. Di Veroli ha inoltre letto un messaggio del presidente della Comunità ebraica Riccardo Pacifici.
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(30 marzo 2014)