Qui Roma – Omaggio a “Madame Synagogue”
“La signora del Museo” per alcuni, “Madame Synagogue” per altri. Una doppia definizione che racchiude l’eleganza dei modi e l’assoluta centralità della figura di Anna Ascarelli Blayer Corcos nella vita comunitaria. A lungo direttrice del Museo ebraico, istituzione che traghettò verso sfide di crescente prestigio, non poteva che essere ricordata nelle sale che la videro attiva con passione e competenza. Tanti si sono così ritrovati al Museo per omaggiarne la memoria a otto mesi dalla scomparsa e in occasione del limmud organizzato alla presenza dei figli e degli amici più cari. Un momento di incontro per raccontare la signora del Museo attraverso molteplici prospettive. Introdotti dal direttore del Dipartimento Beni e Attività Culturali della Comunità ebraica Claudio Procaccia, sono infatti intervenuti l’artista Georges De Canino, il rav Benedetto Carucci Viterbi, lo psicoterapeuta Gianni Yoav Dattilo e l’ex segretaria della Comunità ebraica Rina Menasci. In apertura i saluti del vicepresidente Giacomo Moscati.
Ad emergere il profilo di una personalità unica in grado di cambiare la percezione dell’intera città di Roma nei confronti di un luogo destinato ad affermarsi, proprio in quegli anni, come punto di riferimento della cultura cittadina e nazionale. E ancora di una donna, come ha efficacemente sottolineato rav Carucci, capace di proiettare nel rapporto con gli altri le migliori caratteristiche di una personalità allo stesso tempo ironica, affabile, elegante.
“Fu sufficiente uno sguardo per entrare in sintonia”, ha spiegato De Canino ricordando il primo incontro in Comunità e le tante sfide intraprese assieme per dare sempre più peso e credibilità al Museo. A quelle giornate è tornata anche la memoria di Rina Menasci. “Cara Anna – ha detto rivolgendosi all’amica – eri la signora della sinagoga, anzi del museo, e io so quanta energia, amore, professionalità hai profuso, nel corso dei decenni, perché quella crisalide uscisse dal bozzolo e si trasformasse in una meravigliosa farfalla. Hai escogitato mille modi perché il tuo museo fosse unico e luogo di conoscenza e cultura per la Comunità ebraica. Una struttura di alto livello, come tu eri ad alto livello”.
a.s twitter @asmulevichmoked
(31 marzo 2014)