Time out – Il nodo Pollard

daniel-funaroLa questione Pollard è una delle più incredibili nel rapporto Israele-Usa. Pollard già da tempo era diventato l’emblema della crisi nella relazione tra lo Stato ebraico e gli americani. In carcere da ventinove anni, un periodo di detenzione lunghissimo per una spia di un paese amico, oggi Pollard viene utilizzato come merce di scambio da Obama per liberare 400 terroristi palestinesi e fermare gli insediamenti. Come se l’Italia in cambio della liberazione degli agenti segreti americani che avevano illegalmente rapito Abu Omar in territorio italiano avesse preteso la liberazione di 400 talebani. Un’assurdità o forse una provocazione da parte degli Stati Uniti che lo stesso Pollard ha contribuito ad evitare rifiutando quello che secondo le sue parole era un vergognoso accordo. Un’intesa che avrebbe rimesso in libertà degli assassini e che avrebbe equiparato l’ormai cittadino israeliano a dei terroristi in cambio di un favore ai palestinesi senza che questi lo meritassero. Tanto che, contemporaneamente l’Anp aveva già scelto di rivolgersi all’Onu per farsi riconoscere, umiliando ancora una volta Obama che pare abbia ormai definitivamente dimenticato quale sia l’alleato di cui fidarsi.

Daniel Funaro

(3 aprile 2014)