Seder con l’ambasciatore
Ah lachmà anijà. “Questo è il pane della povertà che mangiarono i nostri padri nella terra d’Egitto; chi ha fame venga e mangi, chi ha bisogno venga e celebri Pesach”. Il Seder del kibbutz è uno dei momenti piu’ “ricchi” dell’anno: un’Haggadah originale con brani classici, con richiami alla primavera, al Cantico dei cantici, interpretata da famiglie intere con canti, danze e brani musicali.
I quattro bicchieri di vino sono dedicati ai valori della creatività, della libertà, con l’auspicio di tornare dalla Golà per raggiungere la Gheulà – dalla diaspora al riscatto. Si brinda e si benedicono i nostri figli, i nostri soldati che sono di guardia mentre noi gioiamo in tranquillità, si inneggia alla pace e al prodotto delle nostre mani.
Quest’anno, ospite d’onore a Sasa era l’ambasciatore d’Italia in Israele Francesco Maria Talò con la sua deliziosa famiglia e un ospite dal Bruxelles: Alessandro Buttice, capo unità dell’attività di Informazione della Commissione europea.
Alla fine della serata l’ambasciatore ha ringraziato dicendo: “Carissimi, grazie ancora di cuore a tutta la comunità per averci accolto con tanto affetto. Sono molto molto felice di essere qui con la mia famiglia e i miei amici a condividere con voi questo splendido Seder, questa bellissima serata. Abbiamo sentito profondamente il senso della comunità, dello stare insieme con amicizia, delle radici comuni, dell’umanità e del valore della libertà che ci avete trasmesso attraverso la Festa di Pesach! Grazie a tutti dunque e Hag Sameach”.
Angelica Edna Calo Livne
(18 aprile 2014)