Il Premio Exodus 2014 al Kibbutz Ramot Menashe

exodusMedaglia d’oro al valore civile per il supporto fornito a migliaia di profughi ebrei che dalla Liguria partirono alla volta della Palestina mandataria per dare vita al sogno di uno Stato ebraico, la città
de La Spezia dedica una doppia giornata di approfondimenti a quella pagina di generosità collettiva. I lavori della 13esima edizione del Premio Exodus, patrocinati dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e sotto l’alto patronato della presidenza della Repubblica, si apriranno domani mattina alle 10.30 in Sala Dante con la proiezione del film “La Spezia Porta di Sion” e con l’incontro tra le scuole del territorio e i rappresentanti del kibbutz Ramot Menashe, i cui 64 fondatori giunsero dalla Polonia in Italia nel 1946 e proprio da La Spezia salparono in direzione delle coste israeliane. Gli eredi di quell’impresa riceveranno il premio della giuria mentre una menzione speciale andrà al Gruppo Samuel, associazione attiva nel dialogo ebraico-cristiano che ha prodotto la pellicola in proiezione. Alle 15.30, al Molo Pagliari, la cerimonia ufficiale di inaugurazione del premio con la lectio magistralis di Wlodek Goldkorn, responsabile culturale dell’Espresso, e con gli interventi di Massimo Federici (sindaco de La Spezia), Claudio Burlando (presidente Regione Liguria) e Francesco Maria Talò (ambasciatore d’Italia in Israele), Simonetta Della Seta (Fondazione Italia Israele per la Cultura e le Arti). A seguire una prova musicale del coro del kibbutz Ramot Menashe e del coro Fabrizio De Andrè. Il giorno successivo, al Cinema Il Nuovo, maratona cinematografica (dalle 10 alle 23) con proiezione dei film Exodus, Ha Bricha, La Spezia Porta di Sion.
“Il Premio Exodus – ha dichiarato il sindaco Federici – rappresenta per la città molto di più di un evento. È un progetto culturale, attraverso cui La Spezia ha l’ambizione di parlare di sé all’Italia e al mondo. Con l’edizione 2014 l’obiettivo è rendere ancora più pregnante il significato di questa bellissima pagina della nostra storia. Di qui la scelta di spostare il premio all’8 maggio, data della partenza delle navi, con l’obiettivo di porre questa data come una delle tappe fondamentali del calendario civile della città, ma non solo. Exodus parla di una città stremata dai bombardamenti che ha saputo essere, in un momento difficilissimo, gentile e accogliente con i superstiti dell’esperienza più tragica che il Novecento ci ha lasciato”.

(7 maggio 2014)