Qui Torino – La Memoria nelle generazioni

lizzie doronÈ giusto nascondere alla nuove generazioni gli orrori del passato? È la domanda che anima l’incontro-intervista di Elena Loewenthal alla scrittrice Lizzie Doron, autrice di un’opera – L’inizio di qualcosa di bello (ed. Giuntina) – che apre domande e interrogativi ancora vivi sul rapporto della società israeliana con la Shoah e con la sua Memoria. Protagonisti del libro sono tre 50enni della seconda generazione – Amalia, Hezi e Gadi – cresciuti in un quartiere periferico di Tel Aviv dove risiedono molti sopravvissuti e le cui vicende torneranno nuovamente a incrociarsi malgrado la lontananza (Amalia vive ancora nel quartiere, mentre gli altri due protagonisti sono emigrati a Parigi e New York). Nel corso dell’incontro, promosso dall’Ambasciata d’Israele a Roma e dall’Adei Wizo, numerosi gli spunti d’attualità emersi per una Memoria che vive con sempre maggiore profondità nell’ultima generazione, quella dei nipoti. “Lizzie Doron è un’autrice straordinaria. Ad affascinare in questo libro – ha spiegato Loewenthal – è la sua capacità di far incontrare realtà storica, memoria e simbolismo”.

(11 maggio 2014)