L’Italia ebraica a confronto con Clive Lawton
Ricercatore, insegnante, fondatore e anima del Limmud, Clive Lawton è tra le figure più influenti dell’ebraismo mondiale. È quindi una preziosa opportunità quella che si presenta in questi giorni a diverse Comunità ebraiche italiane che, grazie all’impegno del dipartimento Educazione e Cultura UCEI diretto dal rav Roberto Della Rocca, possono confrontarsi direttamente con l’educatore londinese e mettere a fuoco problematiche, sfide e punti di forza di ogni singola kehillah. Da Firenze a Roma, da Torino a Trieste: una settimana densa di impegni per Lawton, apertasi con uno shabbat trascorso insieme alla Comunità ebraica fiorentina scandito da varie modalità di incontro: con i professionali della Comunità, con i suoi giovani, con oltre un centinaio di iscritti raccoltisi a parlare di identità, accoglienza, gestione dei conflitti interni. Un incontro che fa da ponte con il grande momento del Limmud convocato a Firenze, nel solco dei successi inglesi, per l’inizio di giugno. “La partecipazione è andata oltre ogni previsione e si è svolta in un clima di grande costruttività. Sono molto soddisfatta”, afferma il presidente della Comunità ebraica Sara Cividalli. A dialogare con Lawton, tra gli altri, numerosi esponenti del Consiglio e il rabbino capo Joseph Levi. Questa sera alle 20.30, dopo aver incontrato privatamente madrichim, educatori e insegnanti della realtà ebraica romana, l’appuntamento al Centro Pitigliani per una serata (aperta al pubblico) dedicata a “questioni di identità” insieme al rav Della Rocca e all’artista Evelina Meghnagi. Nei prossimi giorni Lawton sarà quindi nelle Comunità di Torino e di Trieste per replicare, con modalità analoghe, un percorso formativo volto a favorire la crescita sia individuale che collettiva.
(12 maggio 2014)