Tea for Two – Don Draperstain

silvera giustaNella settima stagione di Mad Men, tragicamente l’ultima, Don Draper è in caduta libera come il suo omologo animato nella sigla. Ha perso. Ha perso tutto. L’equilibrio si rompe, il disastro non incombe più; è in atto. Legge Il lamento di Portnoy di Philip Roth sdraiato sul divano del suo nuovo ufficio, l’ufficio dentro il quale una vecchia conoscenza si era grottescamente impiccata, ed alza le mani in segno di resa. L’antieroe creato da Matthew Weiner sembra davvero il protagonista di qualche romanzo smaccatamente ebraico: prendi un uomo all’apice, impugna forchetta e coltello e inizia a farlo a pezzettini per testare la sua resistenza, per capire quanto riesca a sopravvivere davanti alla verità. Un Leo Pontercorvo, un Barney Panofsky, un Don Draper legati dall’essere i peggiori nemici di se stessi, gli artefici della propria decadenza. Eroi unici di una Odissea assai più tediosa e terrena: la propria esistenza.

Rachel Silvera, studentessa

(12 maggio 2014)