Qui Roma – Luci spente per la solidarietà
Una mobilitazione rivolta a tutta la città. Luci spente e fiaccole accese perché cessino in ogni parte del mondo le violenze contro i cristiani perseguitati, con particolare riferimento alla vicenda delle oltre 200 studentesse nigeriane rapite dagli integralisti di Boko Haram. È lo spirito che anima l’iniziativa “Colosseo a luci spente” organizzata congiuntamente dalla Comunità ebraica di Roma e dalla Comunità di Sant’Egidio, e con il supporto di Roma Capitale, per la serata di giovedì. Appuntamento alle 19.45 davanti all’Anfiteatro Flavio. Sul palco la solidarietà, tra gli altri, del presidente della Comunità ebraica Riccardo Pacifici, del fondatore di Sant’Egidio Andrea Riccardi, del sindaco Ignazio Marino, del direttore del Tg1 Mario Orfeo, del direttore del Corriere della sera Ferruccio De Bortoli e del direttore del giornale comunitario Giacomo Kahn. “La nostra storia, e forse la nostra maggiore sensibilità su questi temi, ci ha obbligato a lanciare un grido d’allarme. Non basta il dovere di ricordare la Shoah. Oggi – afferma Pacifici – bisogna anche imparare dalle tragedie attuali che non ci colpiscono direttamente”. Intervistato dal Corriere della sera, il presidente di Sant’Egidio Marco Impagliazzo oggi ribadisce: “La fiaccolata non vuole essere una condanna sterile della violenza ma l’ennesimo atto concreto di pressione sui governi e sull’opinione pubblica che devono reagire ovunque manchi la libertà di religione”.
(13 maggio 2014)