…giustizia
Fa molto pensare il confronto fra Italia e Israele su vicende che riguardano il rapporto fra potere e giustizia. Ehud Olmert è stato condannato a 6 anni di carcere (da scontare a partire dal primo settembre) + 6 di interdizione dai pubblici uffici, Silvio Berlusconi condannato a 10 mesi di servizi sociali, interdetto per 2 anni solo in virtù di una legge da lui prima votata poi contestata. La condanna di Olmert arriva per una corruzione di 115 mila euro, mentre Berlusconi grida allo scandalo per la cifra minima che ha determinato la sentenza a lui avversa, 7 milioni e 300 mila euro. Sappiamo, inoltre, che la cifra frodata sarebbe di oltre un miliardo di euro (!), ridotta a 7 milioni grazie alle leggi ad personam che hanno ridotto i tempi della prescrizione. Fa, poi, riflettere la motivazione del giudice Rozen, che ha condannato Olmert: “Un funzionario pubblico che accetta tangenti equivale a un traditore”, mentre qui ho sentito dire a proposito di Scajola che non si può dare del mafioso a un uomo innamorato. Insomma, per quanto riguarda l’etica pubblica, 10 a 0 per Israele. La cosa che fa sorridere è che è Israele a doversi giustificare.
David Assael, ricercatore
(14 maggio 2014)