Qui Torino – “Riscopriamo la nostra fortuna”
La mattinata è stata speciale per gli allievi della scuola ebraica di Torino: Clive Lawton, educatore, fondatore del Limmud e tra le personalità più influenti dell’ebraismo mondiale, ha saputo trovare le parole giuste per tutti i bambini che ha incontrato. Una storia adatta a ciascuno, un messaggio per ogni classe, e le ore che ha trascorso girando fra le aule, accompagnato dalla direttrice Sonia Brunetti e dagli insegnanti della scuola si sono trasformati in una scoperta continua. Chiedersi ogni shabbat se si è stati capaci di aiutare qualcuno, e impegnarsi a farlo la settimana successiva, studiare insieme, imparare le lingue per restare aperti al mondo. Dalla lingua dei segni, al suo viaggio in Cina, , per arrivare all’importanza dell’impegno personale, in ogni classe Lawton si è raccontato, ha colto ogni spunto e ogni occasione per portare idee, parole di Torah, e un sorriso. Incontri in cui la spontaneità dei ragazzi lo ha incantato, in cui c’è sempre stato qualcuno pronto a tradurre per i compagni se necessario, in cui gli insegnanti hanno approfittato dell’occasione per far arrivare ai ragazzi messaggi importanti.
“La Torah è la maniera ebraica di condurre una vita ricca e piena di valore. Ricca di attenzioni, di cura e pensieri profondi, ricca di bellezza e di buone relazioni. Non dobbiamo essere egoisti: quello che facciamo, quello che siamo, deve avere un valore per il mondo intero.” Bisogna essere capaci di fare la differenza. Siamo tutti responsabili. Con i più piccoli, che stavano parlando di regole, ha colto l’occasione per parlare di quei comandamenti che possono essere più immediati da comprendere. “Non prendete neppure la penna di un compagno senza chiederlo, non basta pensare che tanto fra poco la renderete. Imparate subito a chiedere, a essere chiari, è importante!”. Ricordarsi di prestare sempre attenzione alle persone con cui si ha a che fare quotidianamente, e ricordarsi che la via ebraica ha un valore, e mantenerne vivi i principi è responsabilità di tutti: questi i due cardini di un incontro bello, alla fine del quale è tornata un’affermazione che ha fatto più e più volte durante le ore torinesi: “Fortunati i bambini della comunità che possono frequentare questa scuola, e fortunati i genitori che ve li affidano. Gli sguardi luminosi che ho visto oggi dicono tutto, non ho nulla da insegnarvi, qui”.
a.t. twitter @atrevesmoked
(14 maggio 2014)