La danza israeliana, un successo
Torino torna ad essere per qualche giorno la capitale mondiale della danza internazionale con Interplay, il festival diretto da Natalia Casorati che offre al pubblico una selezione degli spettacoli più interessanti della nuova scena mondiale. Tra le ventidue compagnie ospiti, ben tre sono israeliane, giovani voci di una creatività ormai nota e riconosciuta in tutto il mondo. I coreografi selezionati per questa edizione hanno fatto della ricerca il fulcro del loro lavoro e questa sera tra i primi a regalare al pubblico una nuova prospettiva sulla danza d’autore ci sarà Roy Assaf, formatosi negli Stati Uniti, che dopo collaborazioni prestigiose e numerosi premi presenta la sua nuova creazione. The Hill trae spunto da una canzone ebraica, Givat Hatahmoshetche, che parla della Ammunition Hill, la collina che è stata campo di battaglia durante la Guerra dei Sei Giorni. Sulle musiche originali di Shlomi Biton, lo spettacolo vedrà in scena al Teatro astra tre danzatori: Igal Furman, Shlomi Biton e lo stesso Roy Assaf. Sempre oggi, in scena saranno anche il folklore israeliano e quello spagnolo, in una particolare unione di danza contemporanea e balletto che è al centro del lavoro di Sharon Fridman, attualmente uno dei nomi di maggiore risalto della danza israeliana, nonostante risieda da anni in Spagna. Dopo numerosi premi e riconoscimenti porta in scena a Interplay/14 lo spettacolo Free Fall, che porta sul palcoscenico in anteprima nazionale sei interpreti che esplorano il tema della sopravvivenza, centrale per la natura umana. Una contemporaneità ricca di contraddizioni, fragilità e bellezza scomposta.
Oltre agli spettacoli in programma sono molti i progetti di collaborazione messi in campo da Interplay, e la volontà di rafforzare le sinergie già esistenti con altre realtà presenti sul territorio ha portato quest’anno a progettare percorsi comuni con il festival Torinodanza e con altri circuiti regionali dello spettacolo. Lunedì 26 sarà di nuovo in scena la creatività israeliana, con una prima nazionale: Mono, che ha già avuto grande successo all’estero, è una creazione di Itamar Serussi, coreografo israelo/olandese che si è formato con la notissima Batsheva Dance Company guidata da Ohad Naharin. Humour e tecniche di improvvisazione sono accompagnate dalla musica composta appositamente da Richard van Kruijsdijk. Lo spettacolo esplora l’insieme di decisioni, itinerari e avvenimenti che portano l’uomo alla creazione di qualcosa di nuovo, sfidando i limiti fisici e superando il linguaggio della danza più tradizionale.
Ada Treves twitter @atrevesmoked
(21 maggio 2014)