Ticketless – Semi di fuoco
Dopo Firenze, Roma vista dai piemontesi offre una documentazione altrettanto ampia, per l’Ottocento ebraico. Vi torneremo presto. Rare le testimonianze in senso inverso, dei romani a Torino. Non mi viene in mente altro che una (tardiva ma) fulminante osservazione di Elsa Morante, scrittrice romana che adorava Torino, in “Aracoeli”: “Corre voce che i piemontesi – sotto una superficie savia e assestata, in genere, più del comune – sviluppino a volte, nei loro sprofondi, dei semi di fuoco, germinanti in una pazzia da cavalli e in una ostinazione da muli”.
Uno di questi semi di fuoco si è sviluppato nel mio sprofondo questa settimana, rientrando a Torino su una Frecciarossa in un giorno di sciopero di Trenitalia. Carica di piemontesi savi e assestati, la mia Freccia è arrivata a destinazione spaccando il minuto, mentre la maggioranza dei Regionali era cancellata. Non è la prima volta. Il sito e il personale viaggiante con inquietante sussiego ti dicono che la Freccia non sciopera mai. Che libertà sindacale è mai questa? I lavoratori di Trenitalia forse non sono tutti uguali? Ticketless ha spesso rievocato figure di socialisti della prima ora, che avevano a cuore il diritto di sciopero. Per tutti. Ombre di Claudio Treves e Giuseppe Di Vittorio, vi scongiuro, battete un colpo!
Alberto Cavaglion
(21 maggio 2014)