Qui Trieste – Memoria, Laboratorio a porte aperte

trieste“La memoria materia viva. La memoria patrimonio di tutta la società”, con le parole inaugurali dello storico Giacomo Todeschini (Università di Trieste) il Laboratorio della Memoria entra nel vivo e la collaborazione fortemente voluta fra l’ateneo triestino, l’Università di Lubiana, la Provincia giuliana e l’Istituto per la storia del movimento di Liberazione del Friuli Venezia Giulia, riafferma la città adriatica capitale e luogo di incontro di tutte le minoranze, ma anche spazio di riflessione e di conoscenza delle sofferenze e dei diritti delle minoranze.
E’ dedicato alla Memoria dei Traumi del XX Secolo il seminario organizzato con il Comitato scientifico del Laboratorio della Memoria, che apre i battenti stamane all’auditorium del Magazzino delle Idee.
L’iniziativa aperta alla cittadinanza contempla molti interventi dedicati alla memoria della perdita economica e dell’esilio conseguenza dei conflitti bellici, alle emigrazioni forzate e alle discriminazioni razziali. Le memorie individuali e collettive vengono indagate nel corso del seminario non solo sotto il profilo storico e letterario, ma analizzate da esperti in neuroscienze che operano sul territorio per scoprire anche l’aspetto fisiologico del trauma legato alle vicende accadute.
I lavori si sono aperti con l’intervento introduttivo della Presidente della Provincia di Trieste e dei rappresentanti del Comitato scientifico del Laboratorio della Memoria cui fa seguito la presentazione degli atti del Convegno “Storia e Memoria. Raccontarsi e Raccontare il passato” a cura di Bruna Bianchi, Università Ca’ Foscari di Venezia. Seguono gli interventi “Triestini spaesati nella madre patria slovena” con Marta Verginella, Università degli Studi di Lubiana/Univerza v Ljubljani, La rappresentazione letteraria dell’esodo a cura di Cristina Benussi, Università degli Studi di Trieste, Spaesamento e marginalità, riflessi nell’attività dei neuroni dell’ippocampo di Alessandro Treves, S.I.S.S.A., Trieste, L’esperienza bellica nei ricordi dei combattenti della Grande Guerra di Bruna Bianchi, Università Ca’ Foscari di Venezia e Dall’Intimo al Pubblico, a cura di Silvia Amati Sas, Società psicoanalitica italiana. La sessione è moderata da Giacomo Todeschini, Università degli Studi di Trieste.
Altrettanto ricca di interventi e spunti di riflessione la giornata di domani, venerdì 23 maggio, che si apre con l’intervento Il paese più straziato: la Grande Guerra tra lutto e memoria di Fabio Todero, dell’Istituto di storia del movimento di Liberazione di Trieste. Segue Il razzismo coloniale e il mito della purezza del sangue con Maryan Ismail, Associazione Donne in Rete per lo sviluppo e la pace, Milano, Le basi neurali dell’empatia a cura di Giorgia Silani, della Scuola superiore di studi avanzati di Trieste, Comunità in lutto. La memorie dei traumi nel lungo dopoguerra giuliano di Gloria Nemec (Irsml Fvg), Istituto di storia di Trieste – I.R.C.I., Trieste e Memoria ed emozioni tra processi cognitivi e pregiudizi con Francesco Foroni, S.I.S.S.A., Trieste. Chiude il dibattito, moderato da Anna Maria Vinci (Irsml Fvg), Trieste, Un evento accaduto e un evento ricordato: le Fosse Ardeatine, 1944 – 2014 con Alessandro Portelli, Università La Sapienza di Roma.
Segue la proiezione del film Piran /Pirano (2010) del regista Goran Vojnović, presentato anche in occasione del Festival Alpe Adria Cinema che vuole rappresentare le problematicità dell’incontro con “l’altro”, della “partenza” e del “ritorno” in una casa occupata da “altri” e il trauma della “perdita”.
Il seminario costituisce un’ulteriore tappa di un percorso avviato dall’Amministrazione provinciale triestina nell’ambito delle politiche volte a favorire la diffusione della conoscenza della storia del Novecento che ha portato nel 2012, all’istituzione del Comitato Scientifico del Laboratorio della Memoria, composto da autorevoli rappresentanti degli enti istituzionali, dell’associazionismo e del mondo accademico locali, quali il Comune di Trieste, l’Università degli Studi di Trieste, l’Istituto regionale per la Storia del Movimento di Liberazione nel Friuli-Venezia Giulia, le sezioni locali dell’ANPI-VZPI – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – ANED, Associazione Nazionale Ex Deportati, ANPPIA – Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti, l’AVL – Associazione Volontari della Libertà, la SISSA – Scuole Italiana Superiore di Studi Avanzati, I.R.C.I. – Istituto regionale cultura istriana e le Associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati.

Nell’immagine gli storici Marta Verginella (Università di Lubiana) e Giacomo Todeschini (Università di Trieste), la Presidente della Provincia giuliana Maria Teresa Bassa Poropat e la storica Anna Maria Vinci dell’Istituto per la storia del movimento di Liberazione del Friuli Venezia Giulia durante la presentazione al Laboratorio delle idee.

(22 maggio 2014)