Qui Bruxelles – Attacco al Museo ebraico. Sgomento e condanna di istituzioni e leader
Sgomento e condanna per l’attentato che durante lo Shabbat ha colpito il Museo ebraico di Bruxelles. Ancora poche le informazioni sulle dinamiche dell’accaduto: un uomo sarebbe sceso da un’auto guidata da un secondo individuo davanti all’istituto nel pieno centro della Capitale belga, e avrebbe cominciato a sparare, entrando e uccidendo una coppia di turisti israeliani Mira ed Emanuel Riva, e una volontaria, mentre un giovane impiegato del Museo, Alexandre, è ricoverato in ospedale in condizioni critiche. Non ci sarebbero rivendicazioni, né certezze sulla matrice, anche se le autorità hanno parlato di forti motivi per ritenere l’attacco di natura antisemita.
“Il nostro paese e tutti i cittadini belgi, indipendentemente dalla lingua, dall’origine e dalla religione, sono uniti di fronte all’orrore dell’attacco a un centro di cultura ebraica” ha sottolineato il primo ministro Elio Di Rupo. “Questo è un attacco ai valori europei che non possiamo tollerare” le parole del presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso.
“Questo atto di assassinio è il risultato del costante incitamento all’odio nei confronti degli ebrei e di questo Stato” ha denunciato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
Parole contro l’accaduto e la crescita dell’antisemitismo sono state espresse dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dal primo ministro Matteo Renzi. “L’antisemitismo è sempre in agguato e torna a manifestarsi nei momenti di maggior confusione e tensione nell’opinione pubblica – si legge nella nota diffusa dal Quirinale – Quel che è accaduto a Bruxelles ci richiama alla necessità di tenere sempre alta la guardia, di essere pronti a stroncare ogni rigurgito di antisemitismo, ma anche e soprattutto a non attenuare mai la continuità di un impegno di formazione delle coscienze e di rigorosa battaglia ideale.
Sono come sempre vicino al mondo delle Comunità ebraiche ancora una volta duramente colpito”. “È inaccettabile che una simile barbarie avvenga nel cuore dell’Europa in un momento così delicato per il nostro progetto comune” il commento di Renzi.
Dura la denuncia dei rappresentanti delle Comunità ebraiche in Italia e nel mondo. “Ancora una volta l’odio torna a colpire nel cuore della nostra civiltà mostrando il suo volto più bieco e miserabile. Ancora una volta innocenti cadono sotto i colpi del fanatismo e dell’intolleranza.– ha dichiarato il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Renzo Gattegna – La nostra risposta a questa ennesima violenza deve essere nella coesione di tutti coloro che si riconoscono in quei valori di pace, unità e fratellanza che i nostri nemici, i nemici dell’Europa libera e plurale sorta sulle ceneri di Auschwitz, cercano di mettere una nuova volta sotto attacco. Per raggiungere questo obiettivo non possiamo quindi limitarci a generiche parole di condanna ma impegnarci a fondo in una mobilitazione coordinata a livello internazionale, guidata dalle forze dell’ordine dei diversi paesi, per individuare tutti i gruppi potenzialmente nocivi allo scopo di evitare che episodi simili avvengano in futuro”.
“I fatti di cronaca avvenuti a Bruxelles sono scioccanti. Concludiamo questo Shabbat piangendo le vittime di un atroce attentato antisemita – le parole del presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici – I nostri appelli ad alzare la guardia devono essere ascoltati. Ci sono espressioni singole e organizzate che oggi provano a scardinare il sistema democratico e ciò non lo possiamo permettere. Non è un caso se questo vile attentato avviene a Bruxelles, nel cuore dell’Europa, sede del parlamento europeo, alla vigilia delle elezioni. Stiamo organizzando una missione di solidarietà a Bruxelles. Confidiamo che alla nostra partenza si uniranno anche i rappresentanti politici e istituzionali che condividono con noi questo momento di dolore”.
“La barbarie monta ogni giorno di più e non si può non denunciarla e combatterla con fermezza per salvaguardare la democrazia e la libertà in Europa. Esprimiamo il nostro cordoglio e la nostra solidarietà ai fratelli e alle sorelle della Comunità ebraica belga” il messaggio del presidente dell’Associazione donne ebree d’Italia Ester Silvana Israel.
“E’ il popolo ebraico tutto che è oggi sotto attacco e che deve rispondere unito a tale sfida – ha sottolineato il presidente dell’Unione giovani ebrei d’Italia Simone Disegni in un messaggio inviato a Maurice Sosnowski, presidente del Comitato di Coordinamento delle Organizzazioni Ebraiche del Belgio – I nemici del popolo ebraico, siamo profondamente certi, non riusciranno mai a portarci a rinunciare ai nostri valori, ai nostri principi e alla nostra identità”.
“Ancora una volta. Può essere una scuola come una sinagoga, un cimitero oppure un museo. Nell’Europa xenofoba e razzista di questi tempi, l’antisemitismo è una delle manifestazioni criminali più evidenti e ricorrenti” si legge nel comunicato diffuso dalla Comunità ebraica di Milano, che ha inviato la sua solidarietà alla Comunità di Bruxelles – Ci rivolgiamo a tutti coloro che hanno a cuore i valori della pace e della tolleranza, perchè assieme si fermi questa vergogna. Come ha detto Il rabbino capo di Bruxelles, ogni attentato antisemita è un attentato contro la democrazia. Non è possibile morire, nell’Europa della libertà, nata dalle ceneri di Auschwitz, perchè ci si trova vicino a una stella di Davide o a una Menorah, oppure si indossa una Kippà o si visita un museo ebraico. Sabato prossimo diremo un Kaddish per le vittime di Bruxelles, nelle sinagoghe di Milano. Il nostro impegno non si fermerà qui, potete esserne certi. Un grazie di cuore al presidente della repubblica Giorgio Napolitano, che, primo tra i capi di stato, ha espresso ieri la sua solidarietà e la sua indignazione”.
“Siamo profondamente consapevoli della minaccia permanente nei confronti di obiettivi ebraici in Belgio e nel resto d’Europa – ha sottolineato il presidente dello European Jewish Congress Moshe Kantor – I governi europei devono inviare un messaggio chiaro, che non esiste alcuna tolleranza nei confronti di espressioni di antisemitismo”.
E mentre vengono rievocati gli episodi oscuri di altri attentati sanguinosi contro gli ebrei d’Europa, sottolineando la somiglianza tra quanto avvenuto in Belgio e la strage di Tolosa che solo due anni fa falciò la vita di tre bambini e un insegnante di una scuola ebraica della città francese, è di oggi la notizia di un altro attacco avvenuto ieri sera, l’aggressione contro due fratelli all’uscita di una sinagoga a Creteil, sobborgo di Parigi. Percossi con un pugno di ferro, i due sarebbero ricoverati in ospedali in condizioni serie ma non in pericolo di vita.
Segnali inquietanti, su cui i nuovi vertici delle istituzioni europee, per cui in queste ore si stanno recando alle urne mentre 400 milioni di cittadini dell’Unione, saranno chiamati a riflettere.
Rossella Tercatin twitter @rtercatinmoked
(25 maggio 2014