Qui Torino – “Non c’è nulla di cui avere paura”

Non c'è nulla di cui avere pauraIl recital “Non c’è nulla di cui avere paura” – presentato dal GSE, il Gruppo di Studi Ebraici e dall’Associazione ex allievi e amici della scuola ebraica di Torino – ha visto giovedì scorso in scena i Mishkalè, che si sono presentati come una moderna “kapelye”, una di quelle piccole orchestre itineranti che giravano da uno shtetl all’altro dell’est Europa. La formazione, composta da sei musicisti ‐ Sergio Appendino al clarinetto, Andrea Verza con tromba e flicorno, Enrico Allavena al trombone, Massimo Marino alla fisarmonica, Maurizio Mallen alla tuba e Luciano Molinari alla batteria ‐ era per l’occasione accompagnata da Maria Teresa Milano, che non solo è una nota ebraista e formatrice in progetti didattici e artistici sulla storia e sulla cultura ebraica, ma qui soprattutto autrice dei testi dello spettacolo, e possente voce solista. In scena anche un’altra figura determinante per lo spettacolo, interpretata dalla voce recitante di Simona Carapella.
Lo spettacolo ‐ creato con la consulenza di Sarah Kaminski, docente all’Università di Torino ‐ era stato presentato in prima assoluta ad Asti ed è liberamente tratto da “Badenheim 1939”, dello scrittore israeliano Aharon Appelfeld. Il romanzo racconta la vita ancora serena della località di villeggiatura austriaca mentre si prepara l’annuale festival musicale; la vita prosegue in tutta la sua paradossale normalità mentre la situazione per la popolazione ebraica diventa più pesante, e in una atmosfera surreale personaggi del recital accompagnano il pubblico fino alla conclusione della storia, quando un treno merci si prepara a caricare i pochi ebrei della cittadina, ancora impegnati a dirsi l’un l’altro che, appunto, “non c’è nulla di cui avere paura”.

a.t. twitter @atrevesmoked

(25 maggio 2014)