…dialettica

Mi chiedo spesso perché mai i redattori del Talmud abbiano scelto di mettere al centro il testo principale e tutto intorno i commenti. Ma, soprattutto, perché l’ebraismo abbia prodotto un codice di leggi che invece di riportare la mera decisione su ciò che si debba dire o fare, la mera halakhah, abbia invece scelto di dare al mondo un insieme infinito di dialoghi e controdialoghi, alcuni dei quali privi persino di conclusione. Un apparente controsenso. Non un testo normativo stringato, ma una mole imponente di pagine che solo a guardarla ti fa sentire piccolo e inadeguato. Un testo che ti inculca, per stile e metodo, la necessità di approfondire ogni lettera e di rifuggire la tentazione della rapida superficialità. Forse c’è da meditare su questa deliberata costruzione dialettica del testo in cui voci diverse si ascoltano e si rispettano. E non si offendono, e non si danno la censura. E, in mancanza di argomenti, non cedono alla tentazione di strumentalizzarsi a vicenda.

Dario Calimani, anglista

(27 maggio 2014)