Qui Ferrara – #LaCulturaNonSiFerma
#LaCulturaNonSiFerma. Questo l’hashtag scelto dal Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara per sviluppare, in occasione della giornata dei musei ebraici a porte aperte come risposta all’agguato mortale di Bruxelles, una discussione con gli utenti di Twitter sul ruolo delle istituzioni museali e sull’importanza di fare cultura per stimolare la consapevolezza e combattere il pregiudizio. Il Meis sarà aperto in forma straordinaria dalle 19.30 analogamente agli altri sei musei (Firenze, Siena, Bologna, Livorno, Milano, Ferrara e Venezia) che hanno risposto, in diversi orari, all’appello formulato dal presidente della Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia Dario Disegni.
“Il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah si impegna, anche attraverso questo gesto simbolico, a testimoniare il valore della cultura nella società, conscio che l’odio – si legge nel comunicato di adesione – si può fermare attraverso la trasmissione del patrimonio di conoscenze, idee e testimonianze sulla presenza storica degli ebrei in Italia”.
Un plauso all’iniziativa dei musei a porte aperte arriva anche dall’American Jewish Committee che in una nota, a firma della delegata in Italia e presso la Santa Sede Lisa Billig, scrive: “Appoggiamo la giusta e coraggiosa iniziativa della comunità ebraica romana di aprire al pubblico le porte del Museo ebraico e anche le porte aperte delle strutture di altre comunità ebraiche in Italia, come segno di solidarietà con la Comunità di Bruxelles. Siamo chiamati ad essere forti e di combattere contro tutti i rigurgiti di antisemitismo e razzismo in sintonia con le forze governative a cui ci affidiamo. Negli uffici dell’AJC a Roma, Bruxelles, Parigi e Berlino lavoriamo anche per monitorare e contrastare tutte le manifestazioni di anti-Semitismo e razzismo in Europa”.
(29 maggio 2014)