Time out – Voto utile

daniel funaroNon che sia un dato ufficiale e statistico, ma sembrerebbe che gli ebrei abbiano seguito il trend nazionale e abbiano votato in massa Matteo Renzi. Poche alternative valide e soprattutto il rischio che Grillo prendesse più voti rispetto alle scorse elezione hanno portato gli ebrei a scegliere il Pd. La sua amicizia con Israele già espressa e conosciuta da tutti ha fatto il resto. Una sorta di voto utile insomma, un po’ come avveniva in passato con Berlusconi ai tempi in cui il partito democratico non era quello di oggi con il rottamatore alla sua guida, ma quello dei vari Prodi e D’Alema. Solo che allora ci siamo sorbiti le prediche morali per cui il voto si esprime solo per convinzione ideologica e che, per esempio, la vicinanza di un candidato a Israele è ininfluente. Oggi no, naturalmente, in quanto i voti sono finiti a sinistra e gli stessi che ieri erano impegnati a darci lezioni morali sul come votare sono troppo impegnati a salire sul carro del vincitore, dimenticando, tra l’altro, che alle primarie hanno sostenuto in massa il suo avversario Bersani, squalificando coloro che si volevano recare ai seggi per sostenere Renzi l’amico d’Israele. Il tempo passa e di ricordare forse non ce n’è neanche bisogno se non per il gusto di sapere che chi ieri criticava non era poi così onesto.

Daniel Funaro

(29 maggio 2014)