Pagine ebraiche presente con Mercati e Valori
Trento, crescita e bene comune Il Festival attende Matteo Renzi
Il dibattito sul futuro economico dell’Italia, dell’Europa, e non solo, passa per le pendici del monte Bondone. Il Festival Economia di Trento è infatti oramai uno snodo indispensabile per chi vuole confrontarsi con il domani della nostra società. Ne è una dimostrazione la presenza del primo ministro italiano Matteo Renzi, che domenica salirà sul palco per confrontarsi con il tema di quest’anno della rassegna trentina: “Classi dirigenti, crescita e bene comune” (intervistato dal giornalista Enrico Mentana). Il premier non ha voluto dunque mancare alla nona edizione del Festival, inaugurato poche ore fa e a cui, per la seconda edizione consecutiva, partecipa anche Pagine Ebraiche. Il giornale dell’ebraismo italiano è infatti in distribuzione nei principali luoghi dove si svolge la rassegna, offrendo una prospettiva ebraica sui grandi temi di attualità politica ed economica, con un dossier dedicato dal titolo “Mercati e valori” (scaricabile qui). Uno spazio in cui dare voce anche ad alcuni dei grandi protagonisti del Festival di Trento, come Alan Krueger, consigliere economico del presidente americano Barack Obama, intervistato da Pagine Ebraiche e ospite oggi della rassegna. O ancora per dare risalto alla visione ebraica di leadership attraverso le parole di alcuni rabbanim. Oppure alle preoccupazioni per un Europa che Tito Boeri, curatore scientifico del Festival, ha definito questa mattina – nell’arco della conferenza di presentazione dell’iniziativa – “acefala e popolata da euroscettici”, situazione su cui nel dossier riflette il politologo Marc Lazar, ospite in questi giorni a Trento. La retorica populista attecchisce, favorita da una crisi economica da cui l’Italia sta cercando di uscire – come racconteranno il premier Renzi, il suo ministro per l’Economia Pier Carlo Padoan e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri Graziano Delrio – una crisi a cui nel nostro Paese risponde c’è chi risponde con la solidarietà e con l’assistenza come accade a Roma grazie all’impegno della Deputazione Ebraica. “Dare” è il motto che guida il presidente dell’ultracentenaria organizzazione romana Piero Bonfiglioli, che invita a superare gli egoismi personali. E l’ottica è quella ebraica, un agire per l’altro dettato dalla tzedakah, intesa come giustizia sociale. “La tzedakah è una presa di responsabilità come individuo – spiega su Pagine Ebraiche il professore Moses Pava – Non è solo il gesto di lasciare a qualcuno dei soldi. Non è il semplice dare ma indica il costruire”. Costruire è anche la filosofia del Festival di Trento, nato come spazio di dibattito da cui far nascere idee concrete per il futuro. E anche questa nona edizione si propone, con un contributo ebraico, di farlo.
Daniel Reichel
Foto di Giovanni Cavulli
(30 maggio 2014)