Intervista al neofascista, Mediaset rimuove il video
È stato immediatamente rimosso dall’archivio della trasmissione di Mediaset Le Iene e non è più a visionabile nemmeno via web il video dell’intervista all’attivista neofascista Roberto Jonghi Lavarini andata in onda nella puntata conclusiva del programma di intrattenimento. La decisione della produzione è stata adottata a seguito dell’iniziativa del presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna che ieri aveva annunciato l’intenzione di intraprendere una azione legale chiamando in causa le responsabilità dell’intervistato per aver diffuso odio antisemita e aver fatto aperta apologia del fascismo e del nazismo, ma anche della popolare trasmissione televisiva che, per incrementare la propria visibilità e destare sensazione, avrebbe approfittato ad arte dei deliri e delle farneticazioni dell’estremista “diffondendone irresponsabilmente le parole”.
Trattandosi di potenziali reati di apologia del fascismo e del nazismo e di istigazione all’odio, illeciti perseguibili d’ufficio e non necessariamente su querela di parte, sarà ovviamente la magistratura, una volta pervenuta la nozione di quanto accaduto, a definire le rispettive responsabilità.
Nell’intervista Lavarini aveva elogiato “le sane manganellate” del fascismo e denunciato l’eccessiva bontà di Mussolini nei confronti dei suoi oppositori politici mentre il regime, più in generale, avrebbe segnato un’epoca “di riforme sociali e grandezza dell’Italia”. Il saluto romano? Si tratterebbe di un gesto “chiaro, pulito, igienico, solare”. I milioni di morti della soluzione finale? Stando all’intervistato fu una conseguenza del fatto che i tedeschi sono “precisi” e “ben organizzati”. L’attentato di Bruxelles puzzerebbe invece “di servizi, lobby e interessi internazionali”.
Questa mattina, una nuova volta, l’estremista, un oscuro personaggio che era riuscito a instaurare attraverso i social network relazioni anche con alcuni nomi noti dell’ebraismo italiano, è tornato a farsi vivo.
La redazione delle Iene, a suo dire, avrebbe condensato le sue affermazioni rilasciate nel corso di una lunga conversazione, al solo fine di estremizzarle e renderle più spettacolari. “Non sono affatto neonazista ma semplicemente di destra – ha tentato di giustificarsi minimizzando quanto accaduto – anche se non nascondo affatto le mie simpatie storiche e il mio giudizio complessivamente positivo sul fascismo, periodo storico, comunque ed evidentemente, unico e irripetibile. Del resto, le mie posizioni politiche e culturali sono assai note, e spesso persino condivise, da tanti amici ebrei”.
“È evidente – ha proseguito – che gli ebrei di sinistra non per motivi religiosi ma per motivi politici attaccano chi, come me, ha attivamente sostenuto la nuova Lega di Matteo Salvini e la sua alleanza con Marine Le Pen, alle scorse elezioni europee”.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(30 maggio 2014)