Oltremare – Mikveh Israel

fubiniMikveh Israel non è una destinazione turistica di pirmo piano. È a Holon, che fra le cittadine aggregate a Tel Aviv fino a formare il monoblocco abitato noto come il Gush Dan è fra le meno fortunate: Holon non ha sbocco al mare, e non è sulla direttrice che arriva a Gerusalemme, Un cul-de-sac insomma, fra Bat Yam sulla costa e Rishon Le-Zion a sud.

Meriterebbe più attenzione, specie per quanti in Israele hanno già visto tutta l’archeologia possibile. Mikveh Israel è stata costruita nel 1870 su terreni concessi dal Sultano (l’Impero Ottomano era ancora il padrone di tutta l’area), per essere sede di una scuola di agricoltura, come Ben Shemen ed altre. Negli anni, scuole come queste che funzionavano come collegi essendo immerse nella sabbiosa o rocciosa campagna non ancora verde, hanno perso un po’ la centralità che hanno avuto prima della Guerra d’Indipendenza. Ma sono spesso servite anche come basi clandestine dell’Hagana, in anni in cui ancora la fine del Mandato Britannico pareva un miraggio.

I suoi 15 minuti di celebrità, Mikveh Israel li ha avuti ben prima di allora, comunque: e precisamente quando nientemeno che Theodor Herzl, durante il suo unico viaggio in Palestina, scelse i cancelli della scuola come luogo per incontrare il Kaiser, Guglielmo II, in visita ufficiale. Era il 29 ottobre del 1898, faceva caldo per gli standard europei, e l’incontro fu breve e fotografato. Il Kaiser, un uomo minuto a cavallo che si china a parlare con Herzl, alto e lungobarbuto in piedi con in mano quello che sembra un immenso Kova Tembel (il cappello bianco e piuttosto rustico dei pionieri). Un’immagine che è valsa anni di lobbying. Un dialogo breve, e l’imperatore che ripete due volte “questa terra ha un futuro”.

Nel presente, Mikveh Israel è uno di quei progetti di restauro conservativo che si stanno moltiplicando (finalmente) in Israele. La sinagoga è una bellezza turchese ed inebriante, la antica cantina e le altre basse costruzioni hanno atmosfere familiari per noi europei: una armonia architettonica non comune un questo paese costruito in fretta, senza guardar troppo i dettagli.

Daniela Fubini, Tel Aviv twitter @d_fubini

(2 giugno 2014)