Qui Trieste – Tra arte e Memoria

Terzo concerto per il Festival Viktor Ullmann diretto da Davide Casali. Ad esibirsi, presso la Chiesa Evangelica Luterana di Trieste, è stata l’Orchestra Abimà (clarinetto: Roberto Tramontini, tromba: Roberto Santagati, tromboni: Massimo Ongaro e Giovanni Ziraldo, percussioni: Denis Zuppin) assieme alla Corale Nuovo Accordo. Il programma è stato vario ed articolato: a una parte esclusivamente vocale (“Kyrie” e “Heilig” dalla Deutsche Liturgie per doppio coro di Felix Mendelssohn-Bartholdy e due cori ebraici; “Anu Olim” e “Eliahu Hanavì”, per coro misto di Viktor Ullmann) sotto la direzione di Andrea Mistaro è seguito, di Guido Alberto Fano, “Christus factus est pro nobis” per voce sola e organo (soprano Alessia Galzignato, all’organo Manuel Tomadin), per concludersi con due brani per coro con accompagnamento strumentale (“Baruch Abbà” nella revisione per coro e orchestra di Casali stesso, e la “Deutsche Messe” di rito protestante per coro misto, coro del popolo e strumenti di Ernst Krenek.
Musiche liturgiche per confessioni diverse, scritte da compositori che non consideravano, come spesso avviene, la propria appartenenza religiosa come un limite per l’espressione artistica.
Vitale Fano, nipote di Guido Alberto e direttore artistico dell’Archivio Musicale Fano di Venezia, ha presentato il brano scritto del nonno: appartenente al gruppo di composizioni liturgiche da lui create tra il 1895 e il 1896 nel corso del suo periodo di formazione a Bologna con Giuseppe Martucci, lo prepara alle successive opere di musica da camera, sinfonica, pianistica e melodrammatica.

Paola Pini

(8 giugno 2014)