Mondiali, Israele in testa alla classifica del tifo
Prime serate in bianco, prime polemiche arbitrali. Dopo la vittoria dei padroni di casa nell’incontro inaugurale tra Brasile e Croazia e in attesa dell’esordio con l’Inghilterra, il clima ‘mundial’ torna a rendere incandescente l’opinione pubblica italiana. Balotelli sì, Immobile no. Anzi: Immobile sì, Balotelli no. E se invece: Balotelli e Immobile sì, doppio regista no. D’altronde, siamo o non siamo il paese dei “60 milioni di allenatori”?.
Tuttavia, scorrendo la classifica del tifo, i dati diffusi dagli organizzatori riservano una clamorosa sorpresa. Perché non solo il contingente azzurro al seguito della competizione risulta tra i meno significativo di sempre (16esimo posto tra le 32 nazioni coinvolte), ma a precederlo è addirittura la torcida israeliana, che non ha nemmeno una squadra ben definita da tifare e che andrà un po’ secondo gli umori o le diverse origini (culturali, linguistiche, etniche) dei suoi protagonisti. Non solo, è proprio Israele a trionfare nella classifica dei biglietti venduti parametrati al numero di abitanti del paese di riferimento. Un risultato che non ha mancato di suscitare un pizzico di orgoglio sui media locali in cui si sottolinea come, tra il pubblico dei big match del torneo (l’incontro inaugurale, le semifinali, la finalissima), figureranno in tutto ben 2500 supporter israeliani. Con la speranza, magari tra quattro anni, di poter cantare l’Hatikwa insieme ai loro beniamini.
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