Identità: Yehuda L. Maimon
Nel 1958 l’allora Primo ministro dello Stato di Israele, David Ben Gurion si è trovato a gestire il fatto che la nozione stessa di identità ebraica era diventata in Israele oggetto di una legislazione che avrebbe avuto implicazioni pratiche cruciali. A cinquanta “Saggi di Israele” Ben Gurion pose la domanda divenuta il titolo del lavoro del professor Eliezer Ben Rafael, che in un e-book intitolato “Cosa significa essere ebreo?” – scaricabile dai siti www.proedieditore.it e www.hansjonas.it – ha messo in luce per la prima volta in Italia quella discussione sistematica sull’identità ebraica. Ogni domenica, sul nostro notiziario quotidiano e sul portale www.moked.it, troverete le loro risposte. Oggi è la volta di Jeudah Leib Hakohen Maimon (1875-1962) Nato Yehudad Leib Fishman, noto anche come Yehudha Leib Hacohen Maimon, rabbino e tra i fondatori del movimento sionista-religioso Mizrahi, nasce in Bessarabia e studia nelle yeshivot appartenenti alla corrente lituana (non chassidica). Dopo essere stato ordinato rabbino, trova un impiego in una sinagoga della sua città Marculesti (1905-1913). Si stabilisce in Palestina nel 1913, è espulso dai turchi e si reca in America da dove fa ritorno nel 1919. Si lega al rabbino Abraham Isaac Kook e con lui lavora alla fondazione del Gran Rabbinato di Israele. È stato tra gli organizzatori del movimento Mizrahi e in tale veste ha partecipato ai congressi sionisti. Dal 1935 rappresenta il Mizrahi al comitato esecutivo del movimento sionista mondiale di cui è anche vicepresidente e presidente di vari dipartimenti. È stato vicino ai gruppi estremisti Stern e Irgun. Dopo la creazione dello Stato, Maimon è membro di numerosi governi nonché ministro dei Culti dal 1948 al 1952. Sostenitore di uno Stato ebraico fondato sulla Torah, nello spirito del diritto ebraico, avrebbe voluto che l’antico Sinedrio fosse nuovamente reso operativo. Ha scritto molti testi su temi halachici, storici e politici.
Mossad Harav Kook, Gerusalemme, 26 kislev 5719
Mio caro amico,
Ho ricevuto anch’io la lettera circolare che ha inviato ai Saggi di Israele benché non abbia nessuna relazione con alcuni di loro e non creda alla loro saggezza. Ho letto la lettera e sebbene Lei abbia addolorato e amareggiato molte [persone], e me in particolare, per il Suo grande errore sulla questione “Chi è ebreo?” (mi sembra che sia il più grande errore che abbia fatto nella Sua vita), desidero rispondere per il rispetto [che Le devo] e per l’amicizia che regna tra noi. La questione: chi è ebreo? è stata già risolta da millenni, dal giorno in cui siamo diventati un popolo. Secondo la Torah e la nostra tradizione eterna, è ebrea soltanto una persona nata da madre ebrea e nessuna potenza al mondo può né è autorizzata a cancellare questa [regola] assolutamente fondamentale nell’ebraismo. Le porterò qui soltanto una Halakhah che si trova nel Talmud (Trattato Yevamot 47a), relativa ai convertiti:
Se un proselita si è convertito davanti a un tribunale, la conversione è valida ma se
si è convertito da solo, non lo è. Si veda la storia seguente: un uomo che [era con197
siderato ebreo] si è presentato a Rabbi Jehudah e gli ha detto: “Mi sono convertito
da solo”. Rabbi Jehudah gli ha risposto:
– Hai dei testimoni?
– No.
-Hai figli?
– Sì.
– Sei degno di fede per invalidare [la tua identità ebraica] ma non sei degno di fede
per invalidare quella dei tuoi figli.
Ciò dimostra che se una persona si è convertita da sola [senza tribunale rabbinico],
la conversione non è valida e che, a maggior ragione, non siamo autorizzati a
credere a una persona che dichiara di essere ebrea senza [fornire] alcuna prova né
alcuna testimonianza.
Tuttavia, se talvolta [in un caso particolare] si solleva un dubbio in merito, è al Gran
Rabbinato che è necessario rivolgersi perché è la sola autorità che possa prendere decisioni
su questioni di Halakha. Il Gran Rabbinato […] è stato fondato da Rav Kook,
di beata memoria, e dall’autore di queste righe. L’idea di fondare un Gran Rabbinato
è stata avanzata da me, e quando il Rav Kook ha accettato la proposta, ci siamo entrambi
rivolti a [Sir] Herbert Samuel.135 Dopo la sua approvazione, abbiamo riunito
una commissione che comprendeva rabbini e molti notabili come David Yellin, il
dottor Klausner136 e il dottor Pen. Insieme abbiamo fondato il Gran Rabbinato di
Israele, stabilendo il principio che tale istituzione [religiosa che obbedisce] alla Torah
e alla Halakhah sarebbe stata l’autorità suprema per tutte le questioni relative all’ebraismo
[nel paese]. Questa è la mia risposta breve e definitiva.
Le consiglio amichevolmente di [rinunciare] alla Sua posizione, come altri “grandi
di Israele” e di riconoscere la verità, dichiarando pubblicamente: “Ho fatto un errore”.
Ciò sarebbe [prova della] Sua grandezza e della Sua potenza.
Con il mio fedele rispetto.
(15 giugno 2014)